Sentiamo il senatore vicentino Pierantonio Zanettin (FI), uno dei più attivi sul fronte del Fir mentre le associazioni dei risparmiatori soci di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca si mobilitano (“Noi che credevamo nella BPVi” domani a Vicenza, altre come “Ezzelino III da Onara” a breve appena risolti gli strascichi di alcuni problemi di salute del presidente, ci dicono) per reclamare la conclusione della fase di assegnazione del 30% degli indennizzi previsti dal Fondo Indennizzi Risparmiatori e, subito dopo, per la redistribuzione del residuo di circa 500 milioni al termine di questa fase.
Senatore Zanettin, sta sempre lavorando sul FIR?
Certo sono in contatto sia con le associazioni dei risparmiatori e con i tecnici del Mef. Sto cercando di ottenere quello che avevo promesso in campagna elettorale (leggi qui, ndr). In primis una riapertura da parte della commissione tecnica dei termini per quanto riguarda le integrazioni documentali o gli errori formali. Dall’altra parte perché si chiarisca definitivamente che il saldo residuo dello stanziamento FIR verrà distribuito agli azionisti delle Popolari.
Che sensazioni ha?
Resto fiducioso, ma devo confessare che sto registrando qualche difficoltà operativa, perché ora siedo al Senato, dove la legge di bilancio arriverà blindata, dopo essere stata discussa alla Camera.
Sto dialogando anche con i tecnici del Mef, ma incontro parecchie rigidità. Spero comunque di chiarire loro ogni dubbio e confido di concordare il testo di alcuni emendamenti, su cui il Governo possa esprimere parere favorevole