Non è una situazione particolare di quest’anno ma, crisi economica imperante, si nota di più (1): gli alloggi per studenti fuori sede sono pochi e costosi. Le offerte sono quasi esclusivamente quelle del mercato privato, senza farsi ingannare da alberghi veri e propri che, siccome hanno un nome con la parola “studente”, potrebbero fuorviare.
Ma il mercato privato non è un istituto di beneficenza, bensì un business e, visto che aumentano sempre le presenze turistiche in città e alcune norme fiscali continuano ad essere sorprendentemente favorevoli, per quale motivo un privato non dovrebbe affittare alla giornata o alla settimana con guadagni anche 10/20 volte maggiori rispetto a quelli di un affitto annuale, etc?
Il fatto che si fa finta di ignorare è che le politiche in merito dell’amministrazione di Palazzo Vecchio sono indirizzate molto verso il turismo e poco per, nel nostro caso, gli studenti. Ne è recente testimone quanto accade all’ex-ostello della gioventù di Villa Camerata: proprietà del demanio, dismessa la struttura ricettiva per i giovani squattrinati turisti, lo si è affidato al mercato che, giustamente, cerca di trarne maggiore profitto… contesto in cui è molto difficile includere le abitazioni per studenti fuori sede.
L’elenco è lungo, nel passato, nell’oggi e nel futuro: strutture vuote/abbandonate da anni (si pensi alle servitù militari, inutilmente privilegiate in un centro cittadino dove sono poco funzionali anche a se stesse) e, quelle trasformate o in di trasformazione: alberghi di lusso, centri commerciali, uffici in ztl che non si sa da chi dovrebbero essere considerati e, ovviamente, appartamentini per affitti brevi.
Il problema che si ripropone oggi non è di immediata – pur se facile – soluzione. Il prossimo anno accademico è bene che gli studenti si rassegnino e, quando sono fortunati, popolino i pochi appartamenti disponibile dell’area metropolitana e non solo (sperando che Autolinee Toscane migliori rispetto ai disastri attuali).
Il facile della soluzione è decidere (non dire, ma decidere) che gli studenti fuori sede sono un patrimonio culturale ed economico interessante e investire per essi. Le strutture in cui farlo ci sono (ripetiamo: quelle militari abbondano), è solo questione di tempo, ché una o più case dello studente non si costruiscono in un mese, ma in un anno sì.
1 – anche grazie alle informazioni di specifiche associazioni (vedi La Nazione del 20/08/2022)
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile
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Fonte: Firenze e mancanza alloggi studenti. Il Comune è responsabile, rimedi subito