Firma Spv con Salvini e Zaia, il Comitato No Pedemontana: ?stupore e indignazione?. Intanto c’è bisogno di una sala più grande…

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La firma in programma il 30 agosto del nuovo Protocollo di Legalità per la realizzazione della Superstrada Pedemontana Veneta tra il Ministro dell?Interno, Matteo Salvini, e il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, non si terrà, come precedentemente annunciato, a Palazzo Balbi, sede della Giunta Regionale, ma nella Scuola Grande di San Rocco, a Venezia, San Polo. Per ?motivi organizzativi? fa sapere la Regione, visto il grande eco mediatico che si prepara ad avere l’evento per le centinaia di richieste d’accredito.
Anche per le voci contrarie, come quella del Comitato No Pedemontana di Treviso e altre Associazioni che in un comunicato scrive:

?Questa firma suscita in molte persone stupore e indignazione, considerando che nelle scorse settimane ben 57 organizzazioni ecologiste venete hanno sottoscritto una lettera ai ministri Costa e Toninelli, evidenziando numerose illegalità e omissioni relative al progetto SPV, e chiedendo pertanto il fermo cautelativo dei cantieri, in attesa di mettere a norma l?intero progetto, come sarebbe doveroso. E? vero che il protocollo legalita? SPV riguarda prima di tutto le misure contro le infiltrazioni mafiose-criminali nei cantieri, ma è evidente la portata politica e mediatica dell?operazione: si vuol dare un?immagine edulcorata e rassicurante del progetto SPV, dando a intendere che la legalità è assicurata nella misura in cui vengono bloccate le penetrazioni mafiose. In realtà, non basta la formale sottoscrizione di un protocollo legalità per mettere al sicuro il progetto SPV sul fronte della legalità e della trasparenza: per questo è stato elaborato un corposo dossier Pedemontana veneta, che mette a fuoco le numerose illegalità e/o omissioni relative alla SPV, per altro già denunciate, almeno in parte, da molti Comitati e Associazioni, e perfino dalla Corte dei Conti. Il dossier sulle illegalita? e omissioni della Spv sarà inoltrato a vari esponenti della magistratura, del mondo politico e del governo”.