Con riferimento al flash mob svoltosi il 1° maggio in Campo Marzo in cui quasi trecento tra titolari di attività commerciali ed esercizi pubblici del centro storico di Vicenza hanno espresso, in modo civile e silenzioso, la propria preoccupazione per il futuro che li attende, dal momento che il nuovo DPCM del governo Conte li obbliga ad un altro mese di chiusura, il gruppo consiliare, il direttivo e i soci di Idea Vicenza manifestano piena solidarietà nei confronti delle categorie professionali duramente colpite dalle conseguenze economiche del lockdown e prendono nettamente le distanze da quanti, al contrario, hanno cercato di criminalizzare l’iniziativa, calpestando il diritto alla libera espressione e manifestazione del pensiero garantite dalla Costituzione.
Risultano infatti incomprensibili e, alla luce dei fatti, ingiustificate le posizioni assunte da alcuni movimenti politici cittadini, che anziché dimostrare la propria solidarietà ad una categoria di persone in estrema difficoltà pretendono di spiegarci, con l’ormai abituale sussiego di chi pensa di avere sempre ragione, chi possa legittimamente preoccuparsi per le sorti delle attività economiche della città, facoltà che rivendichiamo senz’altro per i gli amministratori di Idea Vicenza che anche ieri hanno testimoniato la propria vicinanza ai commercianti del centro storico, sostenendo le ragioni di chi manifestava senza disobbedire alcune regola, né violare alcuna norma sul distanziamento sociale.
Idea Vicenza condanna inoltre, senza alcuna attenuante, l’odioso contenuto del post riportato da alcune pagine Facebook (per il quale poi l’autore si è scusato, ndr) nel quale si invocano misure di ritorsione fiscale degne del miglior regime totalitario nei confronti di quanti hanno preso parte al flash mob, accusandoli di essere dei pericolosi evasori e, implicitamente, di non avere alcun titolo per protestare contro il prolungarsi della chiusura imposta dal governo e che sta portando ad un drammatico aggravamento della crisi, sconfinando dal piano sanitario a quello economico.
Idea Vicenza sta con gli imprenditori, persone per cui l’azienda è la seconda casa, i dipendenti la seconda famiglia e che vedono nel guadagno non solo ricchezza materiale, ma umana e sociale. Idea Vicenza sta con i lavoratori autonomi, troppe volte trascurati e oggi addirittura umiliati con un obolo indegno. Idea Vicenza sostiene, infine, i commercianti e gli artigiani, il cui lavoro quotidiano contribuisce alla crescita del Paese e che oggi sono invece abbandonati a se stessi, senza aiuti né indicazioni per la ripartenza, con la sola certezza di dover comunque far fronte alle scadenze burocratiche e fiscali.
Caterina Soprana, Presidente Idea Vicenza
Gioia Baggio, Capogruppo Idea Vicenza