Flop reddito di cittadinanza in Veneto, Agostino Bonomo (Confartigianato): “non serve”

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Reddito di cittadinanza: un centro per l'impiego
Reddito di cittadinanza: un centro per l'impiego

Il reddito di cittadinanza in Veneto? Il flop sta tutto in pochi numeri resi pubblici dall’Istat in questi giorni – riporta una nota di Confartigianato del Veneto – 13 comuni con zero domande, solo 9.282 le domande accolte con una media di 5,6 ogni 1.000 abitanti, tre volte più bassa di quella nazionale (14,8) e quasi 5 volte in meno del Sud (26,3).

Numeri che però non sorprendono il presidente di Confartigianato Imprese Veneto Agostino Bonomo che afferma: “Il nostro slogan, come Confartigianato, sin dalla sua nascita è: si al lavoro di cittadinanza no al reddito di cittadinanza. Una proposta che trova il suo fondamento proprio qui nella nostra regione dove, negli ultimi 5 anni, si è registrata la maggiore crescita di occupazione nella manifattura estesa con un saldo di 52 mila posti di lavoro in più (+9,3%) con un piccolo esercito di 613mila persone occupate. Un dato che doppia il risultato medio italiano (+4,6%). Questa è la vera guerra alla povertà: fare impresa e dare lavoro e dignità! Non “concedere reddito” e basta. Quanto reddito da lavoro si potrebbe creare con i 5,6 miliardi impegnati nel 2019 per il reddito di cittadinanza? E sarebbe stabile e duraturo, soprattutto se il lavoro fosse trovato nell’artigianato e nella piccola impresa, dove ci sono i maggiori tassi di lavori veri e a tempo indeterminato. Siamo sicuri poi che il reddito di cittadinanza abbia davvero portato lo sviluppo nel meridione?”.