Fognatura zona Stadio di Vicenza: prima dei cantieri le polemiche dei cittadini

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Un’assemblea pubblica sul nascente cantiere per i lavori alla fognatura in zona Stadio a Vicenza si è tenuta al Polo B55 di contra’ Barche. All’incontro erano presenti tenici di Viacqua, l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Vicenza, Cristiano Spiller, e i residenti dell’area.

Sul tavolo, oltre alle opere previste alla rete fognaria, anche la questione degli allagamenti – che i lavori dovrebbero comunque prevenire -, i piani d’emergenza e i risarcimenti. I toni sono stati caldi, come si apprende da un resoconto dell’assemblea firmato da Francesco Brun su Il Corriere del Veneto.

I tecnici hanno esordito illustrando le problematiche maggiori del quartiere, che sorge nell’area più depressa del centro di Vicenza e vede convergere le due direttrici della rete fognaria del Comune e di quelli limitrofi, che lì si uniscono in una condotta che trasporta i reflui al depuratore di Casale. A metà mese prenderà il via il cantiere per il potenziamento della rete fognaria lungo viale Trissino, che oltre al rifacimento della pendenza comporterà l’aumento del diametro della tubatura e conseguentemente il raddoppio della portata, al quale seguirà un secondo intervento in via Bassano, all’incrocio con via Del Grande, sempre finalizzato ad aumentare le tubature della zona. Infine, verrà installato permanentemente sul Bacchiglione un cavaliere d’argine, un tipo particolare di sifone.

Tra gli interventi a breve termine, è previsto l’anticipo dell’attività di manutenzione ordinaria dei presidi della rete fognaria e dei relativi manufatti, mentre nei prossimi anni sarà effettuato l’aumento del sezionamento dell’intera tubatura da zona stadio al depuratore di Casale, già inserito come compensazione per i lavori della Tav.

Alle spiegazioni, i cittadini hanno risposto subissando i tecnici di domande, incentrate principalmente sugli episodi straordinari di maltempo di febbraio e maggio, tirando in ballo anche la politica: all’assessore Spiller i residenti della zona hanno lamentato un sistema di allarme inefficiente, la necessità di rivedere il piano di emergenza e la manutenzione dei fiumi, oltre che richieste relative ai possibili risarcimenti per chi ha subito danni.

Nel frattempo, il bollettino del Centro funzionale decentrato della Regione indica che fino alla serata di oggi saranno possibili criticità di tipo idrogeologico alla rete secondaria (stato di preallarme arancione). Per i fiumi principali, la Regione ha disposto lo stato di attenzione (giallo) per criticità idraulica. Alla luce di tali previsioni il sindaco Giacomo Possamai ha aperto il Coc – centro operativo comunale – in forma ristretta al comando della polizia locale”.

Fonte: Il Corriere del Veneto