Oggi si celebra il giorno del Ricordo e il presidente del Consiglio regionale veneto Roberto Ciambetti in una nota ha invitato a “ricordare per capire, senza polemiche, né strumentalizzazioni”. Tuttavia il suo collega di partito, il deputato vicenitno della Lega Erik Pretto, chiede in un comunicato che venga revocata l’onoreficenza concessa nel 1969 da Giuseppe Saragat al maresciallo Tito.
“In occasione del 10 febbraio, Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, grazie anche al supporto della Lega Giovani Vicenza e di tanti amministratori locali che la Lega esprime nella nostra provincia – scrive Pretto – ho proposto che venga presentata ai Consigli comunali una mozione con la quale si intende sollecitare la Presidenza della Camera dei Deputati affinché si intraprenda quanto prima l’iter di discussione e di approvazione della Proposta di Legge A.C. 1874/2019, presentata dalla Lega alla Camera dei Deputati, di modifica della Legge n.178/1951 istitutiva dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, laddove si disciplina la revoca delle onorificenze concesse. Questa possibilità ha dato luogo ad un tragico paradosso dal momento che il 2 ottobre 1969 ha ricevuto questo riconoscimento il dittatore jugoslavo Josip Broz, meglio conosciuto come maresciallo Tito, noto tristemente per gli eccidi delle foibe che hanno provocato migliaia di morti italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia e che hanno costretto all’esodo 350.000 nostri connazionali. La normativa vigente infatti non prevede la revoca post mortem dell’onorificenza, impedendo di intervenire quando, dopo il decesso dell’insignito, ricorrano i presupposti per la revoca, ovvero per indegnità. Con la suddetta Proposta di Legge si intende dunque modificare le disposizioni vigenti, consentendo la revoca post mortem delle onorificenze già concesse, in modo da permettere tecnicamente la revoca dell’onorificenza riconosciuta al maresciallo Tito. La mozione elaborata per i Consigli comunali ha in primo luogo lo scopo di promuovere la discussione e approvazione di tale Proposta di Legge presso le Aule parlamentari e quindi di sensibilizzare la Presidenza della Repubblica affinché proceda alla revoca del riconoscimento conferito al maresciallo Tito, che costituisce motivo di imbarazzo e di vergogna – conclude Pretto – per l’intera comunità nazionale per la tragedia subita dai nostri connazionali”.
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