La prima riunione in presenza del Consiglio di amministrazione della Fondazione di storia di Vicenza, presieduto da Paolo Scaroni, ha dato di fatto il via alla ripresa dell’attività dell’ente dopo i mesi di forzata chiusura a causa del Covid 19.
Approvati il Bilancio e il rendiconto finanziario del 2019, si è proceduto alla nomina di quattro consiglieri in scadenza di mandato, unitamente a quella dei rappresentanti il collegio sindacale.
Domenico Corà, noto imprenditore vicentino del settore legno, presidente e A.d. della Corà Timber Industries Spa, già componente del Cda della Fondazione studi universitari di Vicenza, è stato indicato dal Comune di Vicenza. Al consigliere uscente Tommaso Ruggeri sono andati i ringraziamenti del presidente Scaroni e dell’intero consiglio per il prezioso lavoro svolto nei quattro anni di permanenza.
Confermati gli altri tre consiglieri in scadenza: il vice-presidente Dario Semenzato, Remo Pedon, in rappresentanza di Confindustria Vicenza e Mons. Antonio Maragoni, per la Provincia.
L’imprenditore Lino Dainese, che lascia la Fondazione a metà mandato per il sopraggiungere di altri importanti impegni, sarà sostituito da Amalia Sartori, nota figura politica che nel corso degli anni ha ricoperto numerosi incarichi, tra i quali quello di parlamentare europea e, precedentemente, assessore e presidente del Consiglio regionale del Veneto. In ambito culturale Lia Sartori è stata presidente delle “Settimane musicali al Teatro Olimpico” e del Cisa, il Centro di studi di architettura “A. Palladio”, attualmente presieduto dallo stesso Dainese.
Per ciò che concerne il Collegio dei revisori dei conti, sono stati riconfermati Giancarlo Bortoli (presidente) e Paolo Cagnin. Fabrizio Paglino è stato indicato dal Ministero per i Beni e le attività culturali. Fabrizio Benetti e Francesco Cacciavillan sono stati nominati sindaci supplenti.
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