Fondazione malattie rare Baschirotto, seminario questa mattina in municipio

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Questa mattina nella sala degli Stucchi di Palazzo Trissino il sindaco Francesco Rucco e la consigliere comunale delegata ai diritti civili Caterina Soprana hanno accolto l’associazione malattie rare “Mauro Baschirotto” che ha sede a Longare, in occasione del seminario conclusivo di una serie di iniziative legate alla mostra “DNA – Arte della vita” che si chiuderà domenica prossima 4 ottobre al museo diocesano di Vicenza.

“Ho voluto far sentire la mia vicinanza – ha dichiarato il sindaco di Vicenza Francesco Rucco nel saluto che ha aperto il seminario – perché è giusto e doveroso dare un sostegno a chi si impegna per la ricerca medico scientifica anche attraverso lodevoli iniziative divulgative come questa che hanno l’obiettivo di avvicinare i giovani a queste delicate ma importanti tematiche”.

L’associazione Baschirotto, prima in Italia ad occuparsi di malattie rare, è stata fondata nel 1988 e si dedica all’assistenza, all’informazione, alla ricerca di quelle malattie caratterizzate da difficoltà diagnostiche e terapeutiche a volte insormontabili e che comportano un elevatissimo carico gestionale ed emotivo per i malati e le famiglie.

E’ intervenuto il professor Gianni Barcaccia, direttore del laboratorio di genetica dell’Università di Padova, dipartimento DAFNAE sul tema del DNA e delle nuove tecnologie applicate  agli studi sulla sicurezza alimentare e sugli antichi reperti storici come la Sindone.

Erano presenti insegnanti, dirigenti scolastici e studenti dei licei Lioy e Quadri e degli istituti Montagna e Boscardin, gran parte dei quali collegati da remoto.

Alcuni ragazzi dell’istituto Montagna hanno effettuato delle riprese di tutto l’evento in preparazione di un video didattico dell’evento.

Un altro appuntamento di rilievo sarà il concerto “DNA Arte della Vita-Vibrazioni sonore” che avrà luogo il giorno 3 ottobre alle 17 al chiostro del Palazzo Vescovile, in piazza Duomo, con Ilaria Gusella soprano, Annalisa Petrella violoncello, Stefano Antonello violino, Patrizio Baù chitarra. Un inno alla vita e alla speranza che la ricerca aiuti a sconfiggere  le malattie genetiche ed anche il virus che ha provocato questa pandemia.