La Fondazione Milano Cortina 2026, comitato organizzatore delle prossime Olimpiadi invernali, ha chiuso il bilancio 2022 con un deficit patrimoniale cumulato pari a 85,4 milioni di euro. Nello stesso anno ha contrattualizzato la fornitura di “servizi tecnologici” da parte del colosso della revisione e consulenza Deloitte per 176 milioni di dollari.
Il tutto mentre il garante della “continuità aziendale” è il pubblico, letteralmente pronto a “coprire” sia il rimborso dei contributi anticipati al Comitato olimpico internazionale (Cio), in caso di cancellazione dei Giochi, sia l’eventuale squilibrio che la Fondazione si dovesse trovare ad affrontare nel periodo di liquidazione.
È quanto emerge dall’ultimo bilancio d’esercizio dell’ente presieduto da Giovanni Malagò (al vertice del Comitato olimpico nazionale) e amministrato da Andrea Varnier, ottenuto da Altreconomia a seguito di un accesso civico generalizzato.
Il consiglio di amministrazione della Fondazione ha ritenuto non in discussione il presupposto della continuità aziendale: la promessa è infatti quella di recuperare il disavanzo “attuale e futuro” tramite i proventi previsti in entrata nei prossimi anni.
Il Cda è esplicito nell’indicare però il garante delle coperture, che è pubblico contrariamente al racconto mediatico che vorrebbe i privati inserzionisti e il “mercato” al centro dello schema. Gli “enti territoriali” (Regione Lombardia, Regione Veneto, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Comune di Milano, Comune di Cortina) avrebbero infatti “reiterato con apposite comunicazioni il proprio impegno a coprire, ognuno per la quota di propria competenza, sia il rimborso, in caso di cancellazione dei Giochi, al Comitato olimpico internazionale dei contributi anticipati sia l’eventuale deficit che la Fondazione si dovesse trovare ad affrontare nel periodo di liquidazione della stessa”.
È in questo contesto che entra in gioco Deloitte, “top partner” del Comitato olimpico internazionale dall’aprile 2022 in forza del progetto globale Particularised services agreement (Pisa) dal valore di un miliardo di dollari. Il colosso si sarebbe visto contrattualizzare “servizi tecnologici” dalla Fondazione Milano Cortina 2026 per 176 milioni di dollari. Ma non c’è trasparenza sul contratto.
Altreconomia ha fatto accesso civico anche ai verbali di resoconto di tutte le riunioni della cabina di regia istituita a Palazzo Chigi a febbraio di quest’anno. La risposta del capo di gabinetto del ministro Andrea Abodi, datata 15 giugno 2023, è stata però negativa: “Per quanto attiene la richiesta di rilascio dei resoconti afferenti alle riunioni della cabina di regia, si comunica che gli stessi non sono ancora stati redatti”.