“Pace” fatta tra la Fondazione Roi e VicenzaPiu.com. La causa civile era iniziata due anni fa, per volontà di Gianni Zonin, allora presidente del consiglio di amministrazione della fondazione. Era stato chiesto un risarcimento di un milione di euro a Giovanni Coviello, che dirigeva VicenzaPiu.com e che ora ha lasciato l’incarico per candidarsi con Insieme al Senato, per alcuni suoi articoli che avevano messo in luce l’acquisto “improprio” dell’ex Cinema Corso e i legami nefasti tra la Fondazione stessa e la fu Banca Popolare di Vicenza, rapporti nati e cresciuti proprio sotto l’egida di Zonin, che ricopriva il massimo incarico direttivo in entrambi gli enti.
Rapporti in cui la fondazione Roi aveva certamente avuto la peggio, avendo acquistato azioni della banca vicentina per quasi trenta milioni di euro.
Che fine abbiano fatto simili investimenti è cosa nota.
VicenzaPiu.com era stata una delle poche testate ad occuparsi seriamente del caso, con un’inchiesta giornalistica poi sfociata nel libro “Roi. La fondazione demolita“, un nuovo successo editoriale dopo quello di “Vicenza. La città sbancata“.
L’inchiesta, evidentemente, aveva dato più che fastidio a Gianni Zonin, che, in nome e a spese della Roi, aveva reagito intentando una causa per diffamazione con una richiesta record di risarcimento. Ma il tempo passa, Zonin non è più presidente della Roi ed è affaccendato in problemi certamente più seri, tra commissioni di inchiesta parlamentare e processi penali a suo carico, e il nuovo corso della Roi è rappresentato, almeno in questa fase di transizione, dal presidente Ilvo Diamanti che certamente non voleva sulla sua “reggenza” il peso di una controversia giudiziale contro la libera stampa.
La causa verrà così abbandonata, dopo accordi presi tra i legali delle parti. Esprime soddisfazione l’avvocato Marco Ellero, difensore di Giovanni Coviello. “Ciò che più mi preme sottolineare -afferma il legale – è che sia stata ben compresa, anche dalla controparte (o meglio, dalla nuova dirigenza), il reale spirito ed intento dell’inchiesta di VicenzaPiu.com: non un attacco alla Fondazione Roi, anzi la sua difesa, contro una dirigenza che aveva amministrato il lascito del Marchese Giuseppe Roi con i metodi ed i risultati che ora tutti conosciamo“.
“Anche se per conoscere tutto mancano ancora i dettagli analitici dei bilanci approvati dai vari cda presieduti da Zonin – commenta Coviello – e l’inventario dei beni lasciati dal marchese Giuseppe Roi alla sua Fondazione, molti dei quali ad oggi mancanti all’appello dopo le verifiche della Guardia di Finanza. E anche se – conclude amaramente il neo candidato al Senato – arrivare a questo punto è costato non poco, in termine di danni complessivi in due anni, alla case editrice del quotidiano web che ho fondato“.
Ma questa è un’altra storia su cui non è messo il punto “fine”.