
La Fondazione Giuseppe Roi ha annunciato l’assegnazione dei contributi per le attività culturali dell’anno 2025, con un budget totale di 230.000 euro, suddiviso in due sezioni: 70.000 euro per borse di studio, restauri e pubblicazioni, 160.000 euro per progetti culturali promossi da associazioni e istituzioni culturali del territorio.
La Presidente della Fondazione, Francesca Lazzari, insieme al Vice Presidente, Giuseppe Nardin, ha valutato un significativo aumento del budget rispetto agli anni precedenti (circa 110.000 euro in più rispetto al 2024), rispondendo alla grande crescita delle richieste pervenute. Il nuovo bando, aperto da ottobre 2024 a marzo 2025, ha visto infatti la presentazione di 44 domande, rispetto alle 20 del 2024.
“Come suggerito dal bando e dagli incontri con i soggetti culturali cittadini – spiegano dalla Fondazione Roi -, i progetti presentati hanno evidenziato l’ampliamento delle reti di collaborazione, integrando attività sociali e di welfare culturale e coinvolgendo nuove associazioni giovanili. Oltre alle istituzioni tradizionali, sono emerse nuove realtà, aumentando l’interazione con il mondo culturale cittadino.
La logica di assegnazione adottata differenzia l’entità del contributo in base ai budget presentati e alle caratteristiche delle singole proposte, cercando di mantenere equità nelle risposte e considerando la compatibilità con la mission espressa nello statuto e con l’identità di ETS benefico della Fondazione”.
La Fondazione Roi ha dunque seguito questo orientamento:
- Sostegno all’attività culturale del settore Musei della Città: 117.000 euro.
- Consolidare la proposta di qualità delle Istituzioni Culturali: 51.000 euro.
- Favorire i festival culturali nei luoghi significativi e Unesco cittadini: 28.000 euro.
- Allargare il sostegno a formazioni costituite da giovani che si rivolgono ad un pubblico giovanile: 21.000 euro.
- Sostenere iniziative di valore sociale, educativo, civico che possano integrare e allargare l’offerta culturale cittadina: 13.000 euro.
“Abbiamo dialogato con altre realtà istituzionali che erogano contributi ai soggetti culturali cittadini in modo da garantire una distribuzione equa dei contributi, considerati in un contesto complessivo”, concludono dalla Fondazione Roi di Vicenza.