Fondazione Sorgente Group, i Capolavori: la musica dal cielo nella Santa Cecilia del Cavalier d’Arpino

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La terza puntata dei “Capolavori” (qui tutte le puntate, ndr), raccontati da Claudio Strinati, consacra l’opera del pittore barocco, Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino, dedicata a Santa Cecilia, considerata sin dal Medioevo patrona della musica

È disponibile nel web la terza puntata dei racconti d’arte di Claudio Strinati nella serie “Dieci capolavori della Fondazione Sorgente Group in cinque secoli”.

S. Cecilia - Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d'Arpino
S. Cecilia – Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino

Il terzo appuntamento con Strinati, Direttore scientifico della Fondazione Sorgente Group, presieduta da Valter Mainetti e da sua moglie Paola, racconta la musica dal cielo che scaturisce dalla Santa Cecilia con l’organo portatile, un’altra Santa e un putto, opera matura di Giuseppe Cesari, detto Cavalier d’Arpino, eseguita intorno al 1630 nell’ultimo decennio di attività dell’artista.

Infatti, in occasione dell’esposizione del dipinto Santa Cecilia, concesso in prestito a Pisa presso il Palazzo dell’Opera per la mostra “Orazio Riminaldi. Un maestro pisano tra Caravaggio e Gentileschi”, la Fondazione ha voluto rendere omaggio al celebre pittore.

Nel racconto di Strinati il Cavalier d’Arpino ritrae la Santa, la vergine fanciulla devota a Dio che si converte al cristianesimo, come incarnazione della dolcezza femminile, dell’estasi e della giovinezza, virtù che si sublimano in spiritualità superiore.

Martire a Roma nel II sec. sotto l’imperatore Marco Aurelio (161 – 180 d.C.), la Santa Cecilia dipinta dal Cavalier d’Arpino si rivolge ad una donna più matura, ma somigliante alla Santa nelle fattezze, che con l’indice rivolto al cielo richiama l’attenzione verso l’ultraterreno, incarnando la Chiesa.

Il volto della fanciulla di forte intensità pare esser stato eseguito su modello di un disegno, probabilmente già impiegato dallo stesso pittore per il volto della Madonna nel dipinto “L’Annunciazione” (1606), oggi conservato nella Pinacoteca Vaticana. È forse l’adesione del pittore, nel suo periodo più tardo, ai dettami ideologici e formali decisi dal Concilio di Trento a spiegare la tenerezza e l’espressione della Santa, la cui mano dalle dita lunghissime sembra cercare la tastiera dell’organo per provare una nota, mentre il suo sguardo perso nel vuoto sembra attendere un’ispirazione divina, quale protettrice della musica.

La Fondazione Sorgente Group celebra così anche la Santa patrona della musica, a cui è stata intitolata anche la più antica Accademia di musica a Roma, che tanto impulso è riuscita a dare alla ripresa dei concerti dopo la riapertura il 26 aprile con il concerto riservato ai volontari della Croce Rossa, i concerti di primavera e i prossimi concerti d’estate presso la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.

Il video “La musica dal cielo”, con il racconto coinvolgente di Claudio Strinati, la regia e la musica di Federico Strinati, è disponibile al link: Dieci capolavori in cinque secoli – “La musica dal cielo”- YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=WAhZVMyvtV4

I video della serie “Dieci capolavori della Fondazione Sorgente Group in cinque secoli”, sono on line a cadenza quindicinale il martedì, dalle ore 8.00 su:

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