Fondo indennizzo risparmiatori, stop domande dopo il 18 giugno. Ma “Consumatori attivi” e altre associazioni chiedono un’altra finestra temporale

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Barbara Puschiasis di Consumatori attivi
Barbara Puschiasis di Consumatori attivi

L’associazione Consumatori attivi, a nome anche delle associazioni dei risparmiatori sotto sotto elencate*, ha presentato oggi una richiesta formale al Governo e a
tutti i gruppi parlamentari raccogliendo le istanze dei risparmiatori esclusi dal Fondo. “Tale richiesta – spiega l’associaizone in una nota – non comporta in nessun caso un allungamento dei termini per il pagamento degli indennizzi da parte di Consap, così come anche dalla stessa assicurato”.

Di seguito la lettera integrale su cui chiediamo il parere dei politici, in primis quelli vicentini e veneti.

 

“Ill.mo Presidente del Consiglio, avv. Giuseppe Conte

Ill.mo Ministro dell’economia e delle finanze, dr. Roberto Gualtieri

Ill.mi Sottosegretari al Ministero dell’economia e della finanza, dr.
Alessio Villarosa e dr. Pierpaolo Baretta

P.c. Consap s.p.a. in persona del Titolare del servizio del Fondo
Indennizzo Risparmiatori, dr. Massimiliano D’Alleva

*Oggetto: Richiesta apertura finestra temporale per domande al Fondo
Indennizzo Risparmiatori*

In data 18 giugno 2020 sono scaduti i termini per la presentazione delle
domande al Fondo Indennizzo Risparmiatori da parte dei risparmiatori
coinvolti nel dissesto di banche cadute in liquidazione e/o in risoluzione
quali, tra le altre Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca nonché
Carichieti, Cariferrara, Banca Etruria, Banca Marche. Ben oltre 145000 sono
le domande presentate ed circa due terzi sono quelle dei risparmiatori
delle banche venete corrispondenti però a circa la metà di essi…

Nella pratica le domande di accesso al Fondo Indennizzo impongono al
risparmiatore, al fine di essere correttamente caricate, di allegare oltre
che documentazione personale anche documentazione bancaria. Su questo
punto, mentre per la maggior parte delle banche coinvolte, gli istituti che
ora gestiscono i rapporti dei risparmiatori traditi, hanno consegnato entro
i 30 giorni previsti dal D.M. 10.09.2019 una attestazione ad hoc in merito
agli strumenti finanziari, Banca Intesa s.p.a per conto di Banca Popolare
di Vicenza e Veneto Banca aveva scelto di non consegnare la predetta
attestazione bensì la documentazione bancaria quali l’estratto libro soci,
i dossier titoli al 30.06.17 nonché l’ultimo e, in caso di violazione
massiva, la documentazione bancaria decennale afferente a le operazioni in
azioni e obbligazioni subordinate. Consta come Banca Intesa s.p.a. sin
dall’avvio del Fondo Indennizzo Risparmiatori avesse manifestato nei
confronti dei risparmiatori importanti ritardi nella consegna della
predetta documentazione poi protrattasi nel corso del tempo. Le
complicazioni conseguenti anche all’emergenza coronavirus che hanno da una
parte creato rallentamenti nell’evasione delle pratiche da parte di Banca
Intesa a causa della riorganizzazione del lavoro con modalità a distanza e
dall’altra impedito a moltissimi risparmiatori, in gran parte anziani e
poco avvezzi alla tecnologia, di recarsi presso la filiale di riferimento a
sollecitare la consegna dei documenti o di contattare la stessa al fine di
ottenere quanto più rapidamente possibile i documenti necessari per la
domanda, hanno impedito a circa 20.000 persone di completare la domanda
solo parzialmente caricata con i dati anagrafici o comunque hanno impedito
di caricare la domanda telematica anche con il necessario, in molti casi,
ausilio di associazioni o professionisti impegnati sul tema. Infatti il
lockdown ha imposto la chiusura anche di tali ultime attività con evitabile
congestione nella richiesta di aiuto proprio nell’ultimo mese e mezzo.
Tutto ciò ha dunque comportato l’impossibilità per diversi risparmiatori
traditi di poter presentare nei termini la domanda di accesso al Fondo
Indennizzo Risparmiatori. A tutt’oggi continuiamo a ricevere richieste di
caricamento delle domande da parte di persone che solo OGGI hanno visto
consegnare loro da parte di Intesa i necessari documenti. Riteniamo che
l’attenzione del Governo nel dare risposta ai risparmiatori traditi con il
FIR non possa restare sorda davanti a queste richieste.

*Chiediamo dunque che possa essere aperta una finestra temporale di un mese
a luglio per coloro che non sono riusciti a caricare la propria domanda a
causa di quanto sopra*. Un tanto, come anche confermatoci per le vie brevi
dalla stessa Consap s.p.a., *in nessun modo rallenterebbe la macchina dei
rimborsi *in quanto le verifiche previste dalla normativa in materia al
fine del pagamento degli indennizzi sono ancora in essere e stanno comunque
procedendo a ritmo serrato.

In merito a tale ultimo aspetto non possiamo che ribadire la nostra *richiesta
di semplificazione dei controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate
prevedendo, così come avviene per ogni altra misura prevista dalla recente
normativa emergenziale Covid, di essere effettuati ex post rispetto al
pagamento dell’indennizzo al risparmiatore*.

In considerazione del periodo che stiamo vivendo e dunque dell’emergenza
sanitaria Covid alla quale sta seguendo anche una crisi economica che
merita in ogni modo di essere emarginata, poter permettere a persone che ne
hanno diritto e che per cause ad esse non imputabili non sono riuscite a
presentare le domande nei termini, di poter accedere al Fondo riaprendo i
termini seppur per un breve periodo incontrerebbe anche l’esigenza di
ridare ossigeno a chi ora sta vivendo un doppio dramma, quello di aver
perduto i propri risparmi e quella di dover far fronte ad una crisi
economica senza ad oggi poter contare su quei risparmi…perduti. Riteniamo
che l’occasione per introdurre quanto sopra sia data dal D.l.
Semplificazioni e quindi chiediamo che possa essere così data risposta a
tutti non lasciando indietro nessuno e snellendo i controlli così da
giungere al pagamento dell’intero indennizzo in tempi celeri e comunque
entro l’anno.

Restando a disposizione si porgono

Distinti saluti

*Movimento Risparmiatori Traditi, Milena Zaggia*

*Consumatori Attivi, avv. Barbara Puschiasis * (in foto)

*Vittime del Salvabanche, dr. Letizia Giorgianni*

*Adusbef Veneto, Avv. Fulvio Cavallari*

*Codacons Veneto, avv. Franco Conte*

*Casa del Consumatore, Elena Bertorelli*

*Per Veneto Banca, dr. Matteo Cavalcante*

*Consumerismo, dr. Luigi Gabriele*

*Lega Consumatori Ferrara, avv. Scarazzati*

*Risparmio Rubato, Simone Gatti*”