Fondo pensione e TFR: il dilemma di un piccolo tesoro

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FONDO PENSIONE
FONDO PENSIONE

Quando si parla di risparmio previdenziale, scegliere dove lasciare il proprio TFR (Trattamento di Fine Rapporto) è un po’ come decidere tra conservare un antico cimelio di famiglia o investirlo in qualcosa di più redditizio. Ma è meglio lasciare il TFR in azienda o nel fondo pensione? Partiamo con ordine, perché il tema merita un’analisi accurata.

TFR aziendale: un classico intramontabile (ma costoso)

Decidere di mantenere il TFR presso il proprio datore di lavoro è un po’ come tenere i risparmi sotto il materasso: rassicurante, ma con un prezzo salato. Qui, infatti, la tassazione viaggia su binari piuttosto ripidi, oscillando dal 23% al 43% in base alla propria aliquota fiscale. Tanto per fare un esempio pratico: su una liquidazione di 100.000 euro, potreste trovarvi a versare fino a 43.000 euro in tasse. Un bel colpo, vero?

E poi c’è il rischio aziendale. Se l’azienda naviga in cattive acque, i vostri soldi potrebbero essere meno sicuri di un cavaliere medievale senza armatura. I rendimenti? Timidi: 1,5% annuo più il 75% dell’inflazione. In altre parole, niente che vi faccia dormire più tranquilli.

Fondo pensione: un’oasi di vantaggi fiscali

Passiamo al “nuovo che avanza”. Spostare il TFR in un fondo pensione è un po’ come affidare i risparmi a un esperto investitore. La tassazione qui è nettamente inferiore: si parte dal 15% e si può scendere fino al 9% con un periodo di permanenza nel fondo abbastanza lungo. Sui famosi 100.000 euro, ad esempio, potreste pagare appena 9.000 euro di tasse. Suona meglio?

Ma non finisce qui. I contributi versati possono essere dedotti fino a 5.164 euro l’anno. Questo significa meno tasse nell’immediato e più soldi nel lungo periodo, con la possibilità di reinvestire il provento derivante dalla deduzione nelle altre forme di risparmio di cui abbiamo parlato. A ciò si aggiunge una maggiore solidità finanziaria: i fondi pensione sono gestiti da compagnie assicurative con una solvibilità ben superiore alla media aziendale. Insomma, un investimento che strizza l’occhio al futuro.

Quindi, TFR: meglio azienda o fondo pensione?

Scegliere tra TFR aziendale e fondo pensione non è una decisione da prendere alla leggera. Se siete nostalgici e amate il rischio calcolato, il TFR aziendale potrebbe ancora fare al caso vostro. Ma se volete sfruttare al massimo i benefici fiscali e puntare su rendimenti più ambiziosi, il fondo pensione è l’opzione che merita più di un pensiero soprattutto se si è giovani e si ha la possibilità di massimizzare il tempo di permanenza nel fondo.

Lasciare il TFR in azienda è una scelta prudente: il capitale cresce senza rischi, grazie a una rivalutazione garantita (1,5% + 75% dell’inflazione). Tuttavia, i rendimenti sono spesso limitati e si é esposti al rischio di default dell’azienda stessa.

Spostarlo in un fondo pensione offre potenziali guadagni maggiori, ma espone al rischio dei mercati. In compenso, la tassazione sui rendimenti può scendere fino al 9%.

In sintesi, il futuro delle vostre finanze dipende dalle vostre scelte di oggi. Come disse una volta Seneca: “La fortuna non esiste; esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità.” E il fondo pensione potrebbe essere proprio l’opportunità giusta. Non lasciatevela scappare.