La senatrice Daniela Sbrollini candidata alla Presidenza della Regione del Veneto interviene sul fondo inserito nel decreto agosto a firma del ministro alle pari opportunità Elena Bonetti, progettato dalla Sbrollini assieme al ministro sua compagna di partito in Italia Viva, per la formazione delle casalinghe
Ripartiamo proprio lì dove qualcuno fa retromarcia con botto, dalle donne, offrendo loro un’opportunità formativa e lavorativa. Sono 3 milioni di euro l’anno a partire dal 2020, per la formazione delle donne, in particolare le casalinghe, per attivare percorsi volti all’acquisizione di nuove competenze e accesso a opportunità culturali e lavorative.
L’idea è quella di sostenere le donne e garantire loro una forma di autonomia personale, per rendere concreto quello che l’art.3 della Costituzione Italiana prevedeva già nel 1948 e che ancora troppo spesso resta solo sulla carta. ( art. 3 – Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”)
Per poter garantire una pari dignità sociale dobbiamo garantire alle donne l’accesso al mondo del lavoro. Questo è fondamentale su tutto il territorio nazionale. Penso alla mia regione, il Veneto, dove le casalinghe che non hanno mai ricevuto un sostegno adeguato dallo Stato sono numerosissime. E’ per loro che ho lavorato a fianco della Ministra Bonetti per far inserire anche questo provvedimento all’interno del Decreto Agosto.
Un fondo che arriva proprio qualche giorno dopo le esternazioni del senatore leghista Calderoli in merito alle quote rosa e alle abitudini sessuali di uomini e donne. Il senatore leghista, nel manifestare la sua contrarietà alla doppia preferenza di genere – che a sua detta sarebbe lesiva del gentil sesso – avrebbe enunciato una teoria apertamente sessista, “aberrante e assolutamente fuori da ogni logica umana e comprensibile, non solo dalle donne”. Questo il semplice commento della candidata alla presidenza del Veneto che anziché lasciare raddoppia.
Fatti del genere – continua la Sbrollini – dimostrano ancora una volta l’assoluta necessità di investire sulle donne, affinché possano esprimere tutte, dalla prima all’ultima, le proprie potenzialità, siano queste tra le mura domestiche o nell’ambiente lavorativo o nella politica. Certo servono le condizioni ottimali, la possibilità di scegliere. Questo il senso del fondo formazione per le donne che lavorano in casa, iscritte all’assicurazione obbligatoria per il lavoro domestico. “
Secondo un rapporto ISTAT del 2017, le casalinghe nel solo nord-Italia sono quasi 2.660.000 , numeri che potrebbero aumentare con la crisi economica e sanitaria che stiamo vivendo e la scelta, spesso obbligata delle donne, soprattutto in questo ultimo periodo, di lasciare il posto di lavoro per badare alla famiglia perchè quelle con stipendio minore.
Nonostante le uscite poco brillanti di alcuni politici che continuano ad attaccare e sminuire ingiustificatamente le donne – conclude la candidata di Italia Viva – voglio dimostrare anche con questo fondo inserito nel decreto governativo che anche in Veneto c’è chi lavora incessantemente al loro servizio, chi si impegna per garantire loro un futuro migliore e lo fa anche in momenti di crisi.
Se l’Italia deve ripartire, lo farà con le energie di tutti, donne e uomini insieme.
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