Fondo per le vittime dei reati finanziari, Patrizio Miatello: “necessario dare un concreto e immediato risveglio ai conti dormienti per ristorare i risparmiatori truffati”

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La legge di bilancio 2018 ai commi 1106 e seguenti ha istituito il “Fondo per le vittime dei reati finanziari“. Dagli incontri tenuti nei giorni scorsi e dalle notizie apprese sui quotidiani sembrerebbe che tali condizioni di accesso al risarcimento siano stringenti da escludere la maggior parte dei risparmiatori compreso chi è stato costretto a transare. La nostra associazione come altre, da sempre attiva è costretta a tutta una serie di attività che portano via tempo e denaro. Purtroppo non avendo entrate o contributi siamo costretti a chiedere ai risparmiatori il loro intervento che in moltissimi casi non possono fare, subendo ulteriori sacrifici giunti ormai allo stremo nostro e loro.

Dato che :
LA PARTICOLARITA’ DEL FONDO E’ L’ALIMENTAZIONE DAI CONTI DORMIENTI (comma 1108 Le risorse di cui all’articolo 1, commi 343 e seguenti, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, per un importo di 12 milioni di euro per l’anno 2018 e di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 e le risorse provenienti dalla Gestione speciale del Fondo nazionale di garanzia da restituire al Ministero dell’economia ai sensi del decreto ministeriale 18 giugno 1998, n. 238, per 13 milioni di euro per l’anno
2018 sono versate all’entrata del bilancio dello Stato).

Da una nostra ricerca risulta che tra Banche e Poste, i depositi abbandonati al loro destino sono oltre 1 milione e qualcuno parla di cifre che si aggirano intorno ai ? 15 miliardi, senza considerare i premi assicurativi e gli assegni circolari non incassati dopo 3 anni, quindi la cifra potrebbe essere molto più consistente.

Dato che in base alla legge di bilancio 2018 e la legge 23 dicembre 2005, n. 266, questi fondi vanno a risarcire i risparmiatori traditi, preghiamo tutte le forze politiche, organi di stampa, Istituzioni di intervenire e verificare per dare un concreto e immediato RISVEGLIO a questi conti dormienti, in modo che possano essere di pubblica utilità come previsto dalle leggi e vadano al più presto e senza difficoltà ai risparmiatori traditi che vanno risarciti.
P.S. Alcuni dati dei conti dormienti riscontrati:

Il gruppo Intesa Sanpaolo segnalava a febbraio 2010 quasi 27 mila conti nominativi e 54 mila rapporti anonimi, come libretti al portatore e certificati di deposito, il Banco Popolare sempre nel 2010 indicava n°32.400 conti dormienti, Unicredit Banca altri 27mila, Ubi banca 19.500 conti, il Monte dei Paschi di Siena 14.000 posizioni, le Poste Italiane soltanto nei comuni capoluogo  oltre 840 mila libretti dormienti.

Patrizio Miatello, EZZELINO III DA ONARA – Associazione Giustizia Risparmiatori