A seguito delle continue notizie che metterebbero a rischio l’attuazione e ulteriore ritardo del fondo indennizzo risparmiatori, è stato organizzato un incontro urgente con tutte le associazioni per fissare una linea comune che chieda quanto già chiesto al MEF con forza l’attuazione del fondo.
In occasione della proiezione a Cittadella del film Rosso Istria di martedì 5 febbraio ore 21,00 (e in altre 100 sale in tutta Italia e prossimamente anche alla RAI) per ricordare il Giorno del Ricordo dei diritti cancellati, negati e celati da 75 anni a oltre 300.000 italiani vittime dell’Esodo a cui è stato espropriato tutto, l’associazione Ezzelino III da Onara invitia tutta la cabina di regia a un incontro presso la sede in via Don Barison 36, Onara di Tombolo (PD) alle ore 19,00 di martedì 5 febbraio.
“Il film dovrebbe insegnare a tutti a cosa portano le divisioni – spiega Patrizio Miatello – essendo fra i produttori del film Rosso Istria e fra gli ideatori del fondo risparmio tradito riteniamo sia indispensabile che tutta la politica capisca una buona volta che nessuno ha mai risarcito grazie alle verità nascoste ormai da 75 anni, stesse conseguenze che si stanno ripetendo se il fondo non dovesse partire con l’attuazione immediata”.
Ecco i tre punti fondamentali messi sul tavolo da Miatello:
1) insostenibile che i risparmiatori debbano aspettare ancora come dichiarato da Patrizio Miatello e da 18 associazioni su 20 presenti all’incontro al Ministero Economia e Finanze, mettendosi a disposizione h/24 per l’immediata attuazione, il Prof. Avv. Rodolfo Bettiol ha nuovamente ricordato e specificato che non esiste problema con l’Unione Europea, ha ricordato che il modulo della richiesta che deve essere semplice essendo stata esclusa l’assistenza legale, può essere fatto in 30 minuti, ( vedi esempi fondo vittime già disponibili nel sito CONSAP )
2) assolutamente grave che la situazione di molti risparmiatori e imprese indebitate a causa dell’esproprio del risparmio di una vita accantonato in quote delle ex banche cooperative, molti dei quali VITTIME portati alla fine, e tanti di loro ormai con i secondi contati, da esecuzioni in atto, ANCORA UNA VOLTA non venga considerata come una EMERGENZA SOCIALE CHE STA METTENDO A RISCHIO VITE DI PERSONE E TUTTA L’ECONOMIA DEL NORD EST, che deve essere TASSATIVAMENTE ESSERE ATTUATA IMMEDIATAMENTE.
3) assolutamente grave che il fondo istituito e votato alla camera con l’art 38 che prevedeva il Ristoro del Danno con l’iniziale 30% con € 1,575 Miliardi e con un successivo 15% di € 1,00 Miliardo alimentato continuamente dai conti dormienti in prescrizione negl’anni, e che con la procedura dell’arbitro dava la rivalutazione monetaria e interessi per i vecchi soci senza alcun tipo di problema con la EU in quanto già pagati 560 risparmiatori con € 25 milioni del precedente fondo legge 205/17, nonostante il benestare di 13 associazioni su 17 della cabina di regia , che pur lavorando assieme ai vice ministri Bitonci e Villarosa, sia stato poi modificato per essere teoricamente semplificato al Senato il 16/12/2019 , levando però l’iniziale 30% con il 30% fisso diminuendo quindi la dotazione a € 1,575 Miliardi per i 3 anni, e limitando inoltre il solo indennizzo del 30% sul prezzo di acquisto senza nessuna RIVALUTAZIONE MONETARIA E SENZA INTERESSI, quindi con una enorme penalizzazione per i risparmiatori rispetto al precedente art 38, con la scadenza che il fondo venisse attuato entro il 31 gennaio 2019, cosa che nemmeno è stata fatta.