Fontana dei Bambini torna a splendere con l’acqua. Rucco avverte i vandali: “c’è telecamera”

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La Fontana dei Bambini di contrà Garibaldi in piazza delle Poste è tornata a splendere. Un monumento della città da sempre molto apprezzato anche dai turisti. Realizzata nel 1984, l’opera è stata costruita sopra un vano interrato di proprietà comunale che occupava il posto degli storici bagni pubblici.

La spesa per l’intervento è stata di 100 mila euro, finanziati a mutuo con 12 mila euro che sono stati messi a disposizione per contribuire alla manutenzione ordinaria della fontana nei prossimi sei anni dall’azienda Fitt Spa di Sandrigo di Alessandro Mezzalira che è uno dei bambini raffigurato nella scultura in bronzo che la adorna, opera dell’artista vicentino Nereo Quagliato.

Il sindaco Francesco Rucco ha avvertito i vandali dopo i recenti fatti di ponte degli Angeli che è presente una telecamera di sicurezza. Inoltre per evitare i danneggiamenti sono stati posizionati a debita distanza dei dissuasori sferici in pietra, atti anche a disegnare linee di mobilità esclusivamente pedonale e, prospetticamente, a renderla sempre visibile.

E al fine di preservare la fontana e renderla sempre visibile percorrendo le vie da piazza Duomo, l’amministrazione comunale ha stabilito di non autorizzare più la presenza di banchi commerciali o altre installazioni temporanee sul suo fronte.

Nel contempo, al fine di rendere omogeneo e completo l’intero intervento, è stato progettato e installato, sempre realizzato in pietra, un nuovo contenitore dei rifiuti indifferenziati, che meglio andrà ad inserirsi nel recuperato contesto.

Le dichiarazioni

Erano presenti il sindaco Rucco e l’assessore alle infrastrutture Mattia Ierardi, il presidente di Fitt Spa di Sandrigo Alessandro Mezzalira e l’architetto Vittorio Veller con l’ingegnere Renato Cecchin, promotori dell’intervento di realizzazione nel 1984.

“Da oggi la fontana ha ripreso a funzionare in tutta la sua bellezza grazie a un intervento rapido nonostante il periodo emergenziale – ha spiegato il sindaco Francesco Rucco –. Rivedere in funzione i giochi d’acqua nella fontana dopo tanto tempo è un’emozione grande, un tuffo indietro nel tempo. Il nostro grazie va alla famiglia Mezzalira per il generoso contributo nella manutenzione della struttura per i prossimi sei anni. Si tratta di un bell’esempio di collaborazione tra pubblico e privato a favore di un monumento simbolico della città. Il mio grazie va anche all’assessore Ierardi e ai tecnici del servizio Infrastrutture. Seguiranno altri interventi per il recupero di una serie di monumenti strategici per la città che per troppi anni sono stati abbandonati. Lo faremo grazie a restauratori professionisti che si sono offerti di darci una mano, tra l’altro offrendoci questo servizio gratuitamente”.

“Restituiamo a cittadini e turisti uno degli scorci più belli della città – ha dichiarato l’assessore alle infrastrutture Mattia Ierardi –: da piazza Duomo potranno ammirare, infatti, la Basilica palladiana scorgendo, alla loro destra, un monumento stupendo. Oggi Vicenza si riappropria di un’opera storica di nuovo funzionante: ci appelliamo al senso civico di tutti affinchè preservino la bellezza di questo monumento. A nome dell’amministrazione comunale e della città, ringrazio nuovamente il presidente della Fitt Spa Alessandro Mezzalira: come già annunciato e promesso è stata collocata una targa per ricordare il prezioso gesto dell’azienda, cui ci auguriamo possa essere di riferimento ad altre realtà che vorranno investire in cultura e recupero urbano”.

“Ho appreso con grande soddisfazione del progetto di ripristino della fontana dei bambini da parte dell’amministrazione comunale – ha precisato il presidente di Fitt Spa Alessandro Mezzalira –. Si tratta di un monumento alla cui realizzazione mio padre Rinaldo ha contribuito fortemente, e di un’opera d’arte realizzata da uno dei più importanti artisti di Vicenza, Nereo Quagliato, grande amico di mio padre e di tutta la mia famiglia. L’attenzione per il territorio e la comunità ha sempre contraddistinto il nostro modo di fare impresa: il senso di responsabilità e partecipazione è uno dei valori che muovono FITT e tutti coloro che ne fanno parte, perché la costruzione di un futuro migliore passa anche attraverso la cura del presente e del passato. Ecco perché supportiamo l’amministrazione affinché quest’opera di grande valore continui a impreziosire una delle piazze più belle di Vicenza”.

Gli interventi alla fontana

Tra gli interventi attuati: la pulizia e il ripristino delle superfici lapidee; la rimessa in funzione dei giochi d’acqua, con completo rifacimento degli impianti elettrici e idraulici; la riparazione delle lesioni, con la sostituzione di parti danneggiate e il ripristino di parti mancanti; il rifacimento della pavimentazione con omologa pietra trattata contro lo scivolamento; l’eliminazione di superfetazioni arboree e lapidee non originali e di primo progetto; la verifica delle impermeabilizzazioni e cura delle infiltrazioni al locale interrato.

Il progettista dei lavori di recupero e risanamento è stato l’architetto Giuseppe Pianezzola di Vicenza; incaricata dell’esecuzione dei lavori la Ditta Balzarin Lino Srl di Altavilla Vicentina.

Fino al 3 agosto, il bozzetto di studio della scultura realizzata dall’artista Nereo Quagliato sarà ospitato, per gentile concessione dell’architetto Vittorio Veller, nella vetrina davanti alla fontana, dove sarà possibile visionarlo, grazie alla disponibilità offerta dalla Pelletteria Gastone.

La fontana, realizzata in pietra d’Istria dalla ditta Margraf di Chiampo è, nelle stesse parole del progettista “…giocata sulle forme del quadrato e del cerchio; la pietra nel suo candore esalta il gioco dell’acqua che sgorga come naturale sorgente da un blocco massiccio, per scorrere poi attraverso canali e balze fini ad un piccolo gorgo. Trattasi di un’architettura razionale – di scarpiana memoria – che si contrappone, armoniosamente, al figurativismo dello scultore Nereo Quagliato”.

Il manufatto è stato realizzato con il finanziamento privato di alcuni cittadini, tra i quali Rinaldo Mezzalira, l’architetto Vittorio Veller e l’Ingegnere Renato Cecchin, e donato al Comune di Vicenza in cambio dell’autorizzazione ad aprire dei fori-finestra sul fronte precedentemente circolare dell’edificio vincolato posto ad est (retro) della fontana stessa.


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