Fontana di contra’ Garibaldi, al via le operazioni preliminari all’intervento di recupero

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Oggi, lunedì 15 aprile, si sono tenute le operazioni di sondaggio esplorativo della fontana di contra’ Garibaldi a cura di Aim Amcps.

L’intervento, predisposto dal servizio Infrastrutture e gestione urbana e in fase di progettazione a cura dell’architetto Giuseppe Pianezzola di Vicenza, è propedeutico al recupero e risanamento conservativo del manufatto per una spesa di 100 mila euro, finanziati a mutuo, al fine di riportare la fontana all’aspetto e alla funzione originaria.

Tra gli interventi in programma ci sono la pulizia e il ripristino delle superfici lapidee – attualmente macchiate e con presenza di lesioni per il naturale degrado della pietra o danneggiamenti esterni – e la rimessa in funzione dei giochi d’acqua.

“Come promesso, nell’ambito delle deleghe del mio assessorato, e, in particolare, per quanto riguarda l’arredo urbano, ci stiamo occupando della sistemazione delle fontane, lasciate in uno stato di progressivo degrado da ben 10 anni – ha precisato l’assessore alle infrastrutture Claudio Cicero –. Dopo aver ripristinato la fontana all’incrocio tra viale del Lavoro e viale della Scienza, all’ingresso della zona industriale a ovest della città, rimetteremo in funzione quella di contra’ Garibaldi, su cui questa mattina si sono svolte le operazioni preliminari al risanamento e recupero del manufatto, e, quindi, la storica fontana dei cavalli alati situata all’interno del giardino Salvi”.

Storia

La fontana di contra’ Garibaldi è stata realizzata – grazie al finanziamento di alcuni cittadini – nel 1984 dall’architetto Vittorio Veller, mentre la scultura in bronzo che la adorna è opera dell’artista Nereo Quagliato.

Realizzata in pietra d’Istria Orsera dalla ditta Margraf di Chiampo, è, come indicato dal progettista “…giocata sulle forme del quadrato e del cerchio; la pietra nel suo candore esalta il gioco dell’acqua che sgorga come naturale sorgente da un blocco massiccio, per scorrere poi attraverso canali e balze fino ad un piccolo gorgo. Trattasi di un’ architettura razionale (di “scarpiana memoria”), che si contrappone, armoniosamente, al figurativismo dello scultore Nereo Quagliato”.