Gli appalti, ci scrive Usb Vicenza facendo riferimento al “caso” Fonti di Posina (qui quanto scritto dalla GdF, qui la posizione dell’azienda), sono parte integrante di un sistema economico che per essere concorrenziale mira a risparmiare sul costo del lavoro. Infatti il nostro paese è a livello europeo quello in cui esiste il massimo della precarietà associata ai più bassi stipendi.
Essendo il sistema produttivo organizzato in questo modo chi ricorre agli appalti non può chiamarsi fuori.
Chi appalta non è innocente. In Italia abbiamo il sistema degli appalti sempre più in mano a criminali e truffatori. Dopo Grafica Veneta gli arresti presso le Fonti di Posina sono l’ultimo brutale esempio.
Se esistono truffe, lavoro nero, caporali questo dipende dal fatto che le aziende madre ricorrono agli appalti. Sono le aziende madre che vogliono risparmiare sul costo dei.dipendenti.
Sono le aziende madre che permettono che all’interno della fabbrica a pari lavoro corrispondano paghe inferiori e diverse.
È ora di finirla con questo sistema di sfruttamento:
Basta appalti e sì a re-internalizzazione dei lavoratori, salario minimo per legge, aumento degli ispettori del lavoro, penalizzazione fiscale per chi appalta.
USB sarà presente a Posina domenica 16 dalle 11 in piazza Garibaldi.
Usb Vicenza