Il foreign exchange market, meglio conosciuto come Forex o con l’acronimo Fx, è sicuramente il più vasto mercato nel mondo, in termini di volumi di transazioni. Anche perché i suoi attori principali sono grosse istituzioni bancarie, banche centrali, speculatori valutari, imprese multinazionali, governi, e altri mercati finanziari ed istituzioni. Mentre i trader retail (piccoli speculatori) rappresentano solo una minima parte di questo mercato e possono operarvi solo mediante broker o banche.
Il mercato Forex è nato nel 1971 alla luce dei tassi di cambio fluttuanti. Grazie alle nuove tecnologie come smartphone e tablet e al propagare di conseguenza di piattaforme per il trading online, sono in molti che si stanno avvicinando sempre con maggiore interesse al trading online. E ciò ovviamente sta anche alimentando la nascita di siti truffa, che promettono facili guadagni tramite software automatici che lavorano al posto nostro azzeccando tutte le previsioni e facendoci arricchire. Al trader ignaro, non resta che caricare una certa somma – solitamente 250 euro – e godersi lo spettacolo. Magari mentre si trova su una spiaggia caraibica, su una montagna innevata, a bordo piscina, mentre sta giocando al calcetto o a tennis.
I truffatori giocano sul sogno dell’italiano medio di arricchirsi senza fare nulla. Senza formazione né informazione. E questo è l’errore nel quale stanno cascando in molti.
Forex, gli errori da non commettere
Quali sono gli errori da non commettere sul Forex? Il primo e più importante, è quello di scegliere il Broker ideale facendo una sommaria ricerca su Google, scrivendo “Broker Forex”. Il risultato sarà di 20mila risultati di ricerca, distribuiti su decine e decine di pagine. L’errore che può fare il principiante, e purtroppo in tanti lo fanno, è quello di scegliere la piattaforma per il trading Forex online più sfavillante e promettente. Ma, come ogni cosa, non è tutto oro quello che luccica. Anzi, le strade troppo brevi e facili, sono quelle che in genere non portano a nessuna parte.
E così, il trader che si è fidato di questi Broker Forex, non solo si accorgerà presto che non ha guadagnato un euro, ma si accorgerà pure che non riuscirà a recuperare i soldi che ha messo all’inizio. Infatti, anche facendo una denuncia alle autorità preposte, difficilmente questi soldi potranno essere recuperati. In quanto queste società hanno sede in Paradisi fiscali, e la loro struttura organizzativa si perde dietro mille rivoli. La denuncia però va sempre fatta, per far conoscere agli organi competenti di certi impostori e malefatte.
Come scegliere miglior Broker Forex
Il Broker Forex va scelto informandosi bene, valutando innanzitutto se abbia o meno regolare licenza Consob. Anzi, questa deve essere la prerogativa, in quanto una piattaforma per il trading online che abbia regolare licenza è una piattaforma che sottostà ad una serie di norme riguardanti la tutela dei dati sensibili dei trader e del loro conto. Il Broker con regolare licenza Consob deve quindi rispettare una serie di norme sulla trasparenza. Quindi, suggeriamo di aggiungere a “Broker Forex” anche l’aggettivo “Consob”.
Scopri dunque quali agenzie di regolamentazione sono registrate. Dovrebbero essere registrati presso Commodities Futures Trading Commission (CFTC) come Futures Commissions Merchant (FCM). La CFTC e la NFA (National Futures Administration) sono state create per proteggere i piccoli (e i grandi) da frodi, truffe e altre pratiche sgradevoli.
Posto questo, il Broker forex va scelto in base a tutte una serie di servizi che deve avere:
? Conto demo
? Assistenza clienti
? Formazione
? News
? Grafici
? Segnali di trading
? Spread e commissioni basse
? App per trading su smartphone e tablet
? Leva finanziaria
Forex, altro errore da non commettere
A parte la scelta del Broker, un altro errore da non commettere sul Forex è quello di non prendere in considerazione strumenti come l’analisi tecnica e l’analisi fondamentale. Detta con molta sintesi, l’analisi tecnica prende in considerazione l’analisi dei grafici, soprattutto dei grafici “a candela”, che consente di analizzare l’andamento degli asset (nel nostro caso un cross valutario) in determinati lassi di tempo. Che vanno da un giorno, una settimana, un mese, più mesi, un anno e più anni.
Importante però è anche l’analisi fondamentale. Cioè approfondire quale sia lo stato di salute economico, politico e finanziario di un Paese, che si riversa poi sulla forza della sua valuta. E quindi, consente, in una sorta di braccio di ferro, di determinare un cambio valuta. Ad esempio, il Dollaro si è molto deprezzato rispetto all’Euro ma nel 2017 molto apprezzato rispetto allo Yen. Tanto che qualcuno ha ritenuto che quest’ultimo non sia più un bene rifugio.