Formazione e lavoro, avviato nella sede di Acque del Chiampo l’iter per protocollo d’intesa con la filiera della concia

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Formazione
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Si è tenuto giovedì nella sede di Acque del Chiampo ad Arzignano un incontro volto all’avvio di un percorso condiviso per la definizione di un protocollo di intesa sulla formazione per la filiera della concia. L’incontro, convocato dall’assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan ha visto un’ampia partecipazione. Erano presenti: Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, Confindustria, Confartigianato, Assomac, Unpac, Unic, Apindustria Confimi, Distretto Veneto Della Pelle, Consiglio di Bacino Acque del Chiampo, Medio Chiampo, CCIAA Vicenza, ITS Green Leather Manager, ITTE Galileo Galilei, Cfp Chiampo, IIS Marzotto Luzzatti, Arzignano Capitale Mondiale della Pelle.

Dopo un’analisi sull’andamento del settore, i partecipanti si sono confrontati su strategie e strumenti per affrontare le sfide che interessano il distretto veneto della concia nel presente e ancor più nel futuro prossimo, con particolare rifermento agli aspetti reputazionali e della sostenibilità della filiera produttiva in termini di sostituzione generazionale, transizione green e digitale.

“Ritengo la filiera della concia fondamentale per l’economia regionale e nazionale – ha sottolineato l’assessore Donazzan – questa rilevanza è oggi ribadita anche dalla legge sul Made in Italy che la include tra le filiere strategiche. Le maggiori sfide per il futuro possono essere affrontate in modo ordinato e uno dei percorsi che abbiamo sperimentato con successo in ambito regionale con la filiera dell’occhialeria è quello del protocollo di intesa. Qui ci confrontiamo con un sistema industriale diverso che però ha già saputo affrontare e superare grosse criticità anche con il supporto della Regione. Ricordo che per primi abbiamo promosso per la filiera un percorso per costruire le competenze necessarie per la transizione ecologica: il nostro ITS Green Leather Manager è stato premiato nel 2020 dall’Unione Europea ed è tutt’oggi considerato un’eccellenza.

Ora dobbiamo gestire la transizione ecologica e quella digitale e generare attrattività per i lavoratori. Un protocollo definito su base condivisa potrà quindi costituire la cornice in cui le parti potranno sviluppare progettualità che la Regione potrà sostenere con risorse dedicate. Gli ambiti su cui è possibile agire direttamente sono la formazione, l’inserimento al lavoro, l’aggiornamento delle competenze, l’agevolazione delle transizioni, la promozione di un modello di welfare territoriale”.

Il tavolo si riaggiornerà a breve per un confronto più operativo tra i soggetti coinvolti.