Si è svolta questa mattina al Teatro Toniolo di Mestre la cerimonia di consegna delle decorazioni della “Stella al Merito del Lavoro”, conferite ogni anno dallo Stato ai lavoratori di imprese pubbliche o private del Veneto che si sono distinti per particolari meriti di perizia, laboriosità, condotta morale e anzianità di lavoro. Gli insigniti del premio diventeranno portatori del titolo “Maestri del Lavoro”.
A consegnare i 71 riconoscimenti di quest’anno sono stati il prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto, insieme al capo dell’Ispettorato interregionale del lavoro del Nordest, Stefano Marconi, al console regionale della Federazione Maestri del Lavoro d’Italia, Erminio Gambato, ai rappresentanti dei Comuni e delle Prefetture di competenza e ai consoli provinciali della Federazione Maestri del Lavoro d’Italia.
Alla cerimonia, organizzata dalla Prefettura e dalla Direzione regionale del lavoro per il Veneto, è inoltre intervenuto l’assessore comunale alla Coesione sociale e allo Sviluppo economico. Presenti numerose autorità civili, militari e religiose, tra cui il questore di Venezia, Maurizio Masciopinto, i senatori Orietta Vanin e Andrea Ferrazzi, gli onorevoli Antonietta Giacometti e Raffaele Baratto e i rappresentanti delle categorie.
“È un grande piacere – ha esordito l’assessore allo Sviluppo economico – che sia ospitata oggi nella nostra città questa cerimonia, che celebriamo con convinzione e non per convenzione. Una differenza importante, perché a volte certe cerimonie si svuotano di significato e vengono lasciate morire, invece questa è una cerimonia importante, che segna un punto fondamentale della nostra Repubblica e del nostro territorio. Al centro c’è l’importanza fondamentale del lavoro, non solo inteso come rivendicazione del diritto al lavoro stesso, ma come impegno di ciascuno per il bene del Paese. È infatti attraverso l’impegno di ognuno di noi nel lavoro, umile o complesso che sia, nella famiglia, nel sociale, che si realizzano la prosperità e la grandezza di una nazione. Per questo è importante celebrare in modo ufficiale l’impegno dei maestri e delle maestre del lavoro, perché il dialogo tra lo Stato e gli insigniti di questo prestigioso riconoscimento non sia solo tra due realtà ma con tutti i cittadini italiani, in particolare con le nuove generazioni, perché vedano in voi un esempio positivo di impegno quotidiano, ‘vicino’, che si può imitare. Essere ‘eroi nella normalità’ è forse il tratto distintivo di questa onorificenza, che garantisce a tutti non la libertà dal lavoro, che oggi molti invocano dando ai giovani il messaggio che si possono ottenere le cose senza fatica, senza impegnarsi, ma la libertà nel lavoro, perché è proprio nel lavoro che ci si può pienamente realizzare. Grazie per il vostro esempio, perché contribuite a dare un messaggio di impegno importante nel territorio: la città vi abbraccia”.
Sei gli insigniti dell’importante riconoscimento residenti nella Provincia di Venezia: Sandro Acerboni, Girolamo Candido Carrer, Salvatore Cianciolo, Lino Lazzarini, Giulio Polegato e Gianni Sforza.
Venezia, 1 maggio 2019