La presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano, è intervenuta stasera, nel Santuario della Madonna della Salute di via Torre Belfredo a Mestre, alla cerimonia di consegna del volume “La Madonna della Salute di Mestre. Da Oratorio dei Battuti a Santuario Diocesano”, con prefazione del sindaco Luigi Brugnaro.
La storia del santuario è stata ricostruita passo passo dagli studiosi per l’Antica Scuola dei Battuti, con la collaborazione della Fondazione Duomo di Mestre, consultando il corposo archivio dell’Antica Scuola: un corpus in continuo divenire che conta allo stato 3.589 unità archivistiche, costituite da pergamene, elaborati grafici e foto risalenti da fine 1200 ai giorni nostri.
“Sono qui per ringraziare da parte dell’Amministrazione comunale tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo splendido volume che racconta e valorizza uno dei luoghi simbolo di Mestre – ha dichiarato la presidente Damiano – Si tratta di un patrimonio artistico e storico-culturale dal forte valore identitario. Un ringraziamento va anche a tutti coloro che negli anni hanno preservato e avuto cura di questo santuario che, dopo l’intervento di restauro dell’anno scorso, è tornato a splendere in tutta la sua bellezza. E’ un luogo che molti cittadini hanno a cuore, gli stessi che ieri l’hanno raggiunto per affidare le proprie preghiere alla Madonna della Salute. Consentitemi – ha continuato – di rinnovarle anche stasera insieme a voi, specie per Venezia, duramente colpita dalle acque alte della scorsa settimana. Non posso non ringraziare però – ha concluso Damiano – monsignor Gianni Bernardi e Laura Besio, presidente dell’Antica Scuola dei Battuti, oltre che tutti coloro che ne fanno parte e che portano giorno dopo giorno un grande arricchimento per la nostra Città”.
Più firme hanno composto il volume “La Madonna della Salute di Mestre. Da Oratorio dei Battuti a Santuario Diocesano”: Stefano Battaglia, monsignor Gianni Bernardi, Francesca Brandes, Christiano Costantini, Giuseppe Goisis, Ivo Prandin e Stefano Sorteni.
Il libro è formato da tre parti ben distinte: nella prima si approfondisce il rapporto intercorso in sette secoli tra la Casa di ricovero e assistenza (ora divenuta Centro servizi) e il suo Oratorio ricostruendone i diversi passaggi, istituzionali, architettonici, artistici, devozionali e, in buona sostanza, sociali; nella seconda, a più mani, si passa alla lettura critica (biblica e artistica) delle varie opere d’arte e dei soggetti rappresentati nella chiesa; nella terza sezione, infine, Stefano Battaglia ripercorre i diversi momenti del restauro realizzato nel 2018.
La serata è stata impreziosita da un concerto di musica classica del quartetto d’archi “Ensemble Note Venete” accompagnato dal coro femminile “Santa Chiara” di Scaltenigo.