Dopo il Comune di Rotzo, Foza è il secondo Comune più piccolo dell’Altopiano di Asiago. Come altitudine, essendo a 1.083 m.s.l.m., è il secondo più alto del Vicentino dopo Gallio (1.093 m.s.l.m.). Il paese di chiamava Vüüsche, in lingua cimbra. Come gli altri paese dell’Altopiano di Asiago è un piccolo paradiso montano immerso nella storia e nella natura con boschi di abete rosso e panorami affascinanti.
Le vette
Situato nel versante nord-ovest dell’Altopiano di Asiago, a 1083 m s.l.m., Foza è cinto da alcune delle più belle vette dell’Altopiano: dal Monte Miela (1780 m) al Monte Fior (1824 m), allo Spill (1800 m) fino alle celebri Melette (1730 m). Il Comune di Foza è piccolo e caratteristico, con case affrescate da artisti di tutta Italia, giunti per abbellire Foza dei loro capolavori. Due opere di grande valore risiedono nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, eretta dopo la guerra: una pala d’altare di Francesco da Ponte il Vecchio del 1519 e un crocefisso in legno di autore sconosciuto. La chiesa, in stile simile a quello romanico, ed il campanile sono fatti di granito bianco estratto dalle cave in località Futa.
La chiesetta di San Francesco
La Chiesetta di San Francesco è invece posta sul punto più alto del promontorio dove si sviluppa il paese, della quale abbiamo notizia fin dal 1641. Ricostruita qui nel 1926 dopo le distruzioni della Grande Guerra, la nuova chiesetta venne progettata dall’architetto ferrarese Annibale Zucchini ed inaugurata il 15 agosto 1926. L’altarino in marmo è opera della ditta Donazzan di Pove del Grappa. La campana maggiore, dedicata a san Francesco è opera della fonderia Colbachini di Bassano del Grappa.
La croce di San Francesco
Suggestiva è anche la Croce di San Francesco, dove fin dal 1645 si trovava anche il primo e per secoli l’unico eremo dell’Altopiano, abitato dai terziari del Terzo Ordine Francescano. Da qui si gode uno dei panorami più belli di tutto l’Altopiano, con la visione della Valsugana e della pianura veneta fino alla laguna di Venezia. Durante la Prima Guerra Mondiale questo fu il limite fino al quale arrivò l’avanzata dell’esercito austriaco. Poco prima e dopo la chiesetta sono ancora ben visibili lungo la strada le antiche trincee.
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Fonte: Foza, un piccolo paradiso montano fra abeti rossi, croci di vetta e panorami affascinanti , L’altra Vicenza