“Sono cominciate alla grande le Paralimpiadi di Tokio per gli atleti veneti. La prima gioia è venuta poco fa dal nuotatore Francesco Bettella, medaglia di bronzo nei 100 metri dorso S1 di nuoto. Bravo Francesco, e grazie da tutto il Veneto che ama le sfide impossibili e di solito, come te, le vince”.
Così il Presidente della Regione Veneto saluta il bronzo del nuotatore veronese alle Paralimpiadi di Tokio, arrivata nella mattina italiana (qui news su ViPiu.it sui medagliati veneti, qui tutto sull’evento, ndr).
“Sono certo – aggiunge Zaia – che questo primo podio veneto sia il viatico per nuovi successi anche in altre discipline, perché la squadra italiana, e la sua compagine veneta, forse mai come in questa edizione sono performanti e motivate”.
“E’ una storia straordinaria, quella di Bettella – aggiunge Zaia – che, trovando la forza di gettarsi in piscina, ha combattuto, e combatte, una grave neuropatia genetica di cui soffre”.
Questo ragazzo straordinario si avvicina al nuoto grazie al padre e al fisioterapista, che glielo consiglia come cura per malattia di cui soffre.
Nuotare per Francesco vuol dire sentirsi libero: nel 2004 si tessera nella Aspea Padova Onlus e grazie alle sue prestazioni nel 2009 debutta con la Nazionale italiana agli Europei di Reykjavik 2009, arrivando in finale in tutte le competizioni in cui gareggia.
Inizia così una scalata di grandi soddisfazioni e medaglie, che lo portano a conquistare il pass per Paralimpiadi di Londra 2012. Da Rio 2016 porta a casa due argenti (100 dorso – 50 dorso). Grazie alle due medaglie conquistate agli Europei di Funchal di maggio 2021, ottiene il 3° pass paralimpico consecutivo.
“Gli ultimi tre anni sono stati molto difficili, sportivamente, fisicamente, psicologicamente ed emotivamente – ha scritto sulla sua pagina Facebook -. Diversi sono stati i momenti in cui ho avuto la tentazione di mollare e mettere termine a una carriera che mi ha regalato quello che potevo sognare. E invece non so dove e non so come, sono riuscito a trovare la spinta per superare tutto questo e regalarmi questo ultimo ballo. Voglio ballare questa ultima danza al massimo delle mie capacità, lo devo a me, perché ho lottato tanto per avere quest’ultimo ballo”. Un ballo che si conclude sul podio.