Alcuni sportivi sono dei veri e propri VIP; nomi come Del Piero, Torri e Maradona sono conosciuti da tutti gli italiani. Esistono sport minori i cui campioni, però, non sono altrettanto famosi tra i nostri concittadini: è il caso di Frankie Dettori, fantino italiano tra i migliori al mondo che da anni è una celebrità nella sua terra adottiva, il Regno Unito.
Un campione senza sosta
Lanfranco Dettori, conosciuto come Frankie e nato a Milano nel 1970, è figlio d’arte: suo padre Gianfranco, ora in pensione, fu uno dei più prolifici fantini della storia e si aggiudicò quasi quattromila vittorie durante la sua carriera. Frankie sbarcò nel mondo dell’ippica come allievo fantino a tredici anni, trasferendosi l’anno successivo in Gran Bretagna, la patria delle corse ippiche. Le vittorie iniziarono presto ad arrivare e a partire dai sedici anni Dettori iniziò ad aggiudicarsi una medaglia dietro l’altra, arrivando a vantare oggi più di tremila vittorie solo nel Regno Unito. Nel 1996 Frankie salì alla ribalta delle cronache per aver vinto tutte e sette le gare in programma durante una competizione che aveva luogo ad Ascot, impresa ancora oggi mai eguagliata da nessuno dei suoi colleghi. La sua bravura non passò inosservata tanto che dal 1994 fino al 2012 Dettori corse come fantino del team Godolphin di proprietà di Mohammed bin Rashid Al Maktoum, sceicco vicepresidente e primo ministro degli Emirati Arabi Uniti.
La rottura dal team, dovuta al fallimento di un test antidroga, non ha però fermato Frankie che, dopo sei mesi di squalifica, ha ripreso a correre come fantino freelance, preferendo collaborare saltuariamente con diverse squadre, spesso gestite da sceicchi, senza diventare membro fisso di un team. Sebbene di origini italiane, Frankie Dettori si è perfettamente integrato nel suo Paese di adozione tanto che nel 2000 la Regina Elisabetta II lo ha appuntato membro dell’Ordine dell’Impero Britannico, una delle più alte onoreficenze d’oltremanica.
Non solo cavalli
Come molti sportivi diventati vip, anche Frankie Dettori ha allargato i suoi interessi al di fuori del mondo delle corse. Negli anni il fantino ha infatti aperto diversi business, è diventato una star delle tv e ha prestato il volto a diversi giochi online. Come molti campioni italiani espatriati all’estero, anche Frankie ha puntato sulle sue origini dandosi al mondo del cibo e della ristorazione. In collaborazione con chef stellati Dettori aprì infatti il primo ristorante, il Frankie’s Italian Bar and Grill, nel 2004 a Londra, che ben presto poté vantare ben tre location nella capitale inglese. Fedeli alle passioni del loro proprietario, questi ristoranti offrono, oltre che al cibo, al possibilità di assistere ai principali eventi sportivi su mega schermi presenti nei locali. Il grande successo di Dettori ha ispirato anche diversi giochi dedicati alle sue imprese tanto che oggi numerosi casino online offrono la possibilità di giocare a ben tre slot ufficiali dedicate al campione e alle sue sette leggendarie vittorie ad Astor.
Come ogni sportivo famoso che si rispetti, infine, Frankie Dettori può ora vantare anche una carriera televisiva iniziata nel 2002, durante un periodo di pausa dalle corse, quando partecipò, fino al 2004, come capo squadra nel quiz tv A Question of Sport. Fu proprio durante una puntata del programma che Dettori ritrovò l’ispirazione a riprendere le gare, ma questo non fermò la sua carriera sul piccolo schermo: nel 2007 prese parte allo spot pubblicitario dello yogurt Jockey, le cui vendite aumentarono dopo la messa in onda della pubblicità. Il più grande successo televisivo si ebbe però nel 2013 durante la squalifica dalle gare, quando Dettori prese parte alla versione inglese del Grande Fratello VIP. Eliminato nelle semifinali, Frankie ammise che il periodo passato nella casa fu molto stressante a causa dei continui conflitti tra i concorrenti.
Poco conosciuto in patria, Frankie Dettori è uno dei grandi campioni sportivi di oggi, celebre non solo per i suoi successi a cavallo ma anche per le sue apparizioni tv e per i ristoranti e i giochi online che portano il suo nome.