Fratelli d’Italia Vicenza alla carica su “Aim ai vicentini”, spazi pubblici con firma generica “anti totalitaria” e revoca bando Bocciodromo

231
Per Fratelli d'Italia Vicenza Aim è dei vicentini
Per Fratelli d'Italia Vicenza Aim è dei vicentini

Sono stati chiari e sintetici i presenti alla conferenza stampa di Fratelli d’Italia Vicenza svoltasi stamattina a Palazzo Trissino sotto lo sguardo attento del coordinatore regionale Sergio Berlato, che dal seggio in regione Veneto è pronto a trasferirsi in quello per lui quasi più abituale dell’Europarlamento, da cui fu allontanato solo per la battaglia che condusse contro l’illegalità dell’era Galan, anche lui dell’allora PdL.

Berlato a Vicenza e in Veneto ha preparato una struttura che rende più solide la basi di Fratelli d’Italia, partito di cui si dichiara prima soldato, pronto ad obbedire alle chiamate dei “superiori” anche per prossime candidature, dove si rivelassero necessarie, e poi generale di chi a lui deve rispondere.

FdI Vicenza: da sx Berengo, D'Amore, Forte, Berlato, Garzia e Meneghetti
FdI Vicenza: da sx Berengo, D’Amore, Forte, Berlato, Garzia e Meneghetti

Ed è, allora Vincenzo Forte, coordinatore provinciale di FdI e suo pupillo politico e familiare, a esplicitare tre dei punti fermi del ritorno in maggioranza a Vicenza del partito che ora conta come suoi consiglieri comunali Roberto D’Amore e Andrea Berengo (presenti) oltre che Nicolò Naclerio (assente giustificato perché a Padova). Il coordinatore Forte, affiancato anche dalla sua omologa cittadina, Eleonora Garzia e dal dirigente Giorgio Meneghetti (tutti nella auto esplicativa foto di gruppo finale) è stato, quindi, chiaro:

1 – per Aim Vicenza sì a soluzioni, da vagliare in base alle proposte dei tecnici ma con la premessa di mantenere servizi qualitativi e a prezzo contenuto, che vedano la municipalità entrare con forze pari nella futura società, che sia due con i veronesi di Agsm, o a tre con l’aggiunta del colosso A2A per cui va bene il passo avanti della Lega che ora parla di formule in cui il 70% della futura azienda sia a controllo pubblico, con un cda paritetico tra like varie entità e con formule dio compensazione sugli utili.

Però tutto questo, è chiara l’assenza di una linea condivisa al 100% in maggioranza, va deciso non per interessi “ignoti” o dei… soliti noti per cui va riportato in consiglio comunale e non solo in giunta perché la decisione deve essere trasparente visto che coinvolge tutti i cittadini e non solo una parte di loro.

2 – serve la riforma delle norme Cosap con la rimozione dell’obbligo di firmare l’impegno anti fascista da sostituire con un più generale impegno contro tutte le espressioni totalitarie per l’occupazione temporanea di “spazi pubblici per l’installazione di banchetti per propaganda elettorale, raccolta firme, iniziative di beneficenza o altro…“.

Il richiamo esplicito a rispettare gli impegni programmatici sul Cosap è stato rivolto all’assessore competente Silvio Giovine che gli stessi… Fratelli d’Italia “accettano” provocatoriamente e, diremmo, senza false ipocrisie tattiche di individuare come proprio esponente visto che è legato a Donazzan a doppia mandata. Non serve tornare sull’argomento che include anche le manovre per le future candidature in regione su cui il territorio avrà un peso decisivo a livello statutario, precisa il coordinatore regionale, ma una esplicitazione di Giovine come esponente di FdI apre una falla enorme nei desiderata della composita maggioranza ancora senza sedie….

Una nostra nota a latere: se all’epoca Variati non fosse stato il primo dei populisti locali imponendo, invece che il rispetto delle leggi dello Stato, che per la Costituzione è anti fascista, oggi non staremmo ad alimentare altre divisioni con discussioni sciocche quanto fuorvianti dai problemi veri della città…

3 – poiché l’associazione aggiudicataria del bando per la gestione dello spazio pubblico vi può svolgere soloattività di interesse generale a carattere sociale, culturale, ricreativo, formativo e sportivo, a beneficio della città e del quartiere dei Ferrovieri in cui si trova l’immobile…” Forte e gli altri esponenti di FdI chiedono che l’amministrazione Rucco si muova con sollecitudine per revocarne l’assegnazione.

I vincoli di utilizzo fissati dal bando non verrebbero rispettati come confermerebbero le dichiarazioni pubbliche del Centri Sociali del Bocciodromo di svolgervi attività politiche e le attività di indagine svolte dalla Digos presso i locali comunali per verificare la partecipazione di membri del Bocciodromo a fatti criminosi in ambito anti Tav.