
Due fratelli affetti dall’infanzia da deficit visivi non curabili a causa di una malattia ereditaria della retina sono stati sottoposti a intervento recuperando la capacità visiva all’ospedale di Camposampiero, in provincia di Padova. Si tratta di fratello e sorella, diciassettenne lui, quattordicenne lei, affetti dalla stessa forma di distrofia retinica ereditaria ad esordio precoce.
I due giovani hanno parzialmente recuperato la capacità visiva dopo essere stati operati ad entrambi gli occhi all’ospedale Pietro Cosma da una équipe multidisciplinare di specialisti.
“Con le tecniche a disposizione già oggi – ha commentato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia -, la sanità veneta disegna il suo futuro. La notizia che ci giunge dall’Ospedale di Camposampiero ci inorgoglisce e ci riempie di gioia: due giovani fratelli, destinati alla cecità, hanno migliorato la capacità visiva grazie alle innovative procedure di terapia genica. Mi congratulo con tutti i professionisti che hanno reso possibile questo risultato.
Il successo dell’intervento è stato possibile grazie a complesse procedure di terapia genica intraoculare con particolari tecniche di microchirurgia, condotte da una equipe multisciplinare, che hanno reso mirata e precisa la somministrazione di un farmaco bioingegnerizzato – ha aggiunto il governatore -.
Il risultato, grazie ad un recupero delle funzioni cellulari, ha interrotto la spirale di un inevitabile e grave peggioramento che i giovani hanno subito fin da piccoli. Non è solo una rilevante tappa della sanità ma anche un grande messaggio di speranza”.