Prima nei campi c’era il problema siccità, ma ora il freddo di primavera arrivato dopo Pasqua sta danneggiando le coltivazioni. “Ci sono arrivate segnalazioni su vigneti danneggiati dal gelo, in particolare alle uve di Prosecco – sottolinea in un comunicato Massimo Cichellero, direttore di Confagricoltura Vicenza -. Il gelo è stato prolungato, in quanto le temperature sono scese a zero già alle dieci di sera e al mattino era tutto bianco di brina. La gelata ha colpito a macchia di leopardo e solo in alcune zone ha fatto danni. Nei casi più gravi si vedono i germogli, da poco spuntati grazie alle temperature primaverili delle scorse settimane, avvizziti e in sofferenza. Vedremo nei prossimi giorni se una parte di germoglio si è salvata o se invece è andato perduto tutto. Quello che ci preoccupa però sono le gelate in arrivo, in particolare quella della prossima notte che viene preannunciata come la più temibile. Le gelate potrebbero però andare avanti anche fino a venerdì e quindi l’allerta è alta. Le temperature potrebbero scendere ulteriormente e potrebbe essere un duro colpo non solo ai vigneti, ma anche a tutti gli alberi da frutto che sono in fioritura, come i ciliegi, i meli e i peri. Con queste gelate, i fiori possono essere “bruciati” e di conseguenza le produzioni essere ridotte o addirittura azzerate. Ma anche senza arrivare alle conseguenze più gravi della perdita di frutti, lo stress termico nelle piante è comunque dannoso perché porta a calibri dei frutti più ridotti”.
Quindici giorni fa, con la gelata di metà marzo, erano stati gli albicocchi a pagare le conseguenze, nelle zone ai confini con il Veronese, con danni importanti. E, oltre al gelo, a preoccupare è la siccità. “L’annata è iniziata in modo davvero difficoltoso – sottolinea Gianni Biasiolo, vicepresidente di Confagricoltura Vicenza, “anche per quanto riguarda la siccità. Sono due mesi e mezzo che non piove e il terreno è tutto secco. A soffrirne sono le colture invernali come frumento e orzo, che avrebbero bisogno di acqua. Per quanto riguarda il mais siamo alle prime semine e le gelate potrebbero aver fatto danni soprattutto a chi ha seminato qualche settimana fa. Bisogna attendere la gelata di questa notte per capire l’entità dei danni e fare un primo bilancio”.