Cortei Friday for Future, Vincenzo Donvito (presidente di Aduc): il fondamentale ruolo dell’informazione: 200 o 5.000?

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Ieri gli ambientalisti, molti giovani, chiamati da Friday for Future – afferma in una nota che pubblichiamo Vincenzo Donvito presidente di Aduc (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) – sono tornati in piazza per rivendicare urgenti politiche per fermare il degrado del Pianeta e, soprattutto, stigmatizzare le politiche istituzionali che, al di là degli impegni, si distinguono per non mantenere gli stessi.

Come in tutte le manifestazioni politiche, l’informazione è anello fondamentale: per gli slogan come per il richiamo che le stesse manifestazioni dovrebbero avere nei confronti del grande pubblico. Ci sono raduni che sono passati alla storia per aver influenzato le istituzioni anche grazie al numero dei partecipanti. Questo lo sanno tutti: organizzatori, istituzioni e media.

A Firenze è stata una bella festa soprattutto di ragazzi, come hanno evidenziato le cronache locali. Ma…. c’è qualcosa che non torna sui numeri.

La Nazione: Centinaia i ragazzi…

La Repubblica: Cinquemila ragazzi sfilano in centro…

Corsera: Il corte dei 2mila per l’ambiente (quantità che nel testo diventa “più di 2mila”).

Non abbiamo i dati della Questura che, in genere, dimensionano le stime mediatiche che talvolta riportano dati forniti dagli organizzatori. Ci fermiamo alla forbice che va da 200 a 5.000. Ci sono 4.800 manifestanti non meglio identificati, considerato anche che il centro di Firenze ieri, bella e calda giornata di inizio autunno, era assiepato di turisti.

E resteremo col dubbio. Erano Duecento o Cinquemila? Dubbio da “pelo nell’uovo”? Mica tanto. Per chi non ha avuto la fortuna o la passione per esserci fisicamente, è importante sapere se si tratta di una aspettativa di un club esclusivista di ambientalisti o di una massa di persone. Sono anche queste cose che fanno l’oggi e la storia. E l’informazione, usando la propria missione per depotenziare o potenziare l’impatto emotivo e fisico della manifestazione, non ci sta aiutando.

Vincenzo Donvito, Aduc