Lo sciopero di oggi – è scritto in un comunicato diffuso al termine della manifestazione dal Coordinamento Studentesco per Fridays for future Vicenza – non è stata semplicemente una giornata incredibile per tutti i partecipanti, dai lavoratori che hanno bloccato con noi la tangenziale ai bimbi che armati di pennelli hanno assaltato i marciapiedi colorandoli; oltre alla splendida esperienza aggiungiamo l’entità grandiosa della manifestazione e delle azioni.
La denuncia sugli assassini della comunità mapuche e l’azione fatte al punto vendita Benetton hanno spinto i negozianti alla chiusura, e mentre il blocco rosso ricalcava i crimini commessi dalla Unicredit davanti alla loro sede e dall’Eni di fronte al distributore; il blocco verde andava invece a colpire direttamente l’operato inaccettabile della giunta.
Di fatto il blocco verde ha montato delle strutture, che prolungassero il blocco stradale dopo il deflusso del corteo in corso San Felice, dirigendosi poi verso quella zona verde (affiancata dal Piovene e dall’istituto psichiatrico infantile) che la giunta vuole riempire di cemento con l’ennesimo supermercato, danneggiando la salute di tutti e la sicurezza di quei ragazzi che prima passeggiavano nella zona per evitare il tratto di strada trafficato, e che ora vi vedranno costruire una multistrada.
Questo e la zona ex Barcaro (su cui il blocco rosso ha lanciato da via Aldo Moro delle bombe di semi) rappresentano chiaramente il menefreghismo della giunta comunale di fronte alle nostre pretese e necessità, dimostra il loro disinteresse più totale verso la nostra sicurezza ed il nostro futuro.
Con questo sciopero portiamo la nostra dichiarazione d’emergenza climatica. E se la rifiuteranno, non curanti della nostra opinione e di quella degli scienziati, torneremo ancora, più forti, più radicali, più disperati.