Anche a Schio, come in tutto il mondo e in centro a Vicenza, in tantissimi sono scesi in piazza per il quarto Climate Strike di Fridays For Future. Le mobilitazioni di oggi coincidono con il “black friday” giornata simbolo di un sistema capitalistico che si ostina a riprodurre un modello deleterio e nocivo per il per il nostro pianeta. La giornata è stata caratterizzata da pratiche di blocco e di disobbedienza civile in tutto il paese sotto il nome di “Block Friday”.
A Schio (foto sotto) il corteo è partito da piazzale Summano con un’azione che vedeva inscenata un’impiccagione a simboleggiare come le potenze politiche economiche stiano lentamente stringendo il cappio attorno al collo dell’ambiente e della gente comune. I manifestanti si sono quindi mossi andando a paralizzare la circolazione di una delle vie più grosse di Schio fino ad una delle rotonde maggiormente interessate dal traffico cittadino. Qui il blocco ha puntato il dito contro la giustizia sociale andando ad appendere sagome umane in ricordo delle vittime del sistema capitalistico portando l’esempio dei soprusi verso il popolo Mapuche.
Il secondo tema che è stato portato in luce è stato quello del consumismo: il corteo è andato quindi a bloccare la circolazione nella zona che per Schio è l’esempio emblematico di una società che corre al sovracquisto e allo spreco non solo di merci ma anche del suolo, una rotonda che è snodo determinante dei flussi di traffico, circondata da supermercati. Proprio qui i manifestanti hanno voluti riappropriarsi del territorio soffocato dal cemento ballando e giocando a pallone, per ricordare che se non si adotteranno misure tempestive “non torneranno i prati”. Il corteo si è quindi diretto verso il centro, per arrivare al comune.
Una volta arrivati è stata formata una lunga catena che ha circondato il Municipio passando per le porte principali: lo scopo era quello di richiedere all’amministrazione misure più consone alla situazione di emergenza in cui ci troviamo.
La manifestazione si è conclusa in piazza del Duomo con un simbolico lancio di colori per indicare la contrarietà rispetto all’altissima cementificazione e inquinamento dell’aria che caratterizzano l’Altovicentino e la provincia di Vicenza.
La mobilitazione Fridays di oggi ha visto la partecipazione di moltissime persone ma non è finita qui, continueranno gli appuntamenti di formazione e dibattito e non mancheranno occasioni di altre iniziative sul territorio!
Se ci bloccano il futuro, noi blocchiamo la città!