Frode UE Treviso: Impresa slovacca truffa fondi europei simulando acquisto macchinario made in Italy

145
frode ue treviso

Un’efferata frode ai danni dell’Unione Europea (UE) è stata sventata dalla Guardia di Finanza di Treviso. Un’impresa slovacca è stata scoperta mentre tentava di accaparrarsi indebitamente un contributo a fondo perduto di quasi due milioni di euro, simulando l’acquisto di un macchinario all’avanguardia prodotto da una rinomata azienda trevigiana, leader nella progettazione e nella realizzazione di macchinari per il rivestimento di pannelli e profili.

Le indagini, avviate a seguito di una richiesta di cooperazione internazionale da parte delle autorità giudiziarie slovacche, hanno permesso di ricostruire una trama ingannevole. L’azienda slovacca, con l’intento di ottenere i fondi europei destinati a sostenere gli investimenti, ha falsificato i documenti relativi all’acquisto del macchinario, presentando un’etichetta di fabbricazione e un fascicolo tecnico contraffatti. In realtà, l’apparecchiatura era già in possesso dell’azienda e risaliva al 2015.

Le Fiamme Gialle trevigiane, coordinate dalla Procura della Repubblica di Venezia, hanno svolto un’intensa attività investigativa, acquisendo documenti e interrogando i soggetti coinvolti. Grazie a queste indagini, è stato possibile svelare l’inganno e fornire alle autorità slovacche le prove necessarie per avviare un procedimento penale.

Gli indagati rischiano ora di dover rispondere di gravi reati, tra cui violazione degli interessi finanziari dell’Unione Europea, truffa e falso. Le autorità giudiziarie slovacche stanno procedendo con le indagini per portare i responsabili di questa grave frode all’UE dinanzi alla giustizia.

Questa vicenda avrebbe potuto rappresentare un duro colpo al Made in Italy e alla reputazione delle aziende italiane che operano nel settore meccanico. La Guardia di Finanza, con il suo intervento, ha dimostrato ancora una volta il suo impegno nella tutela del tessuto produttivo nazionale e nella lotta alla criminalità economica.

L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza sottolinea l’importanza della cooperazione giudiziaria internazionale nella lotta alle frodi transfrontaliere. Grazie alla collaborazione tra le autorità italiane e slovacche, è stato possibile smascherare un’organizzazione criminale che operava ai danni dell’Unione Europea.