Entro fine anno – ha annunciato il sindaco Francesco Rucco nella conferenza stampa odierna (qui la nota ufficiale) dedicata alla soluzione del problema del Front Office in viale Torino (qui il video con le dichiarazioni del sindaco Francesco Rucco e le sue risposte alle domande, di seguito l’intervento del dg Verza, qui l’altro video con l’elenco della genesi del problema) – il ritorno di anagrafe e stato civile in piazza Biade e lo spostamento, all’ex Forum center che si affaccia su piazza dei Signori, di Infodesk e Urp. Entro febbraio 2019 la ridistribuzione del settore Tributi negli spazi di viale Torino. Entro dicembre 2019 la destinazione degli spazi rimasti liberi ad altre realtà, in primo luogo pubbliche, privilegiando soluzioni che garantiscano entrate economiche o minori spesa per il Comune.
Come ha ricostruito il direttore generale Gabriele Verza (di sotto il video), il Front office di viale Torino “nasceva come primo step di un progetto che non è mai stato realizzato e che non era neppure realizzabile. L’obiettivo della precedente amministrazione che l’ha voluto era offrire ai cittadini un punto unico di erogazione dei servizi con personale polivalente a disposizione dell’utenza, mettendo in collegamento, pur se separati, front office e back office, in un’area che avrebbe dovuto ospitare il nuovo municipio”.
Per far questo, la passata amministrazione ha investito 1.500.000 euro per rendere utilizzabili i primi due piani dell’edificio di viale Torino e 30 mila euro per l’acquisizione dalla società Maggioli di un servizio di supporto formativo del personale e della strutturazione di Front office con Infodesk. Secondo questo modello, l’Infodesk avrebbe dovuto gestire le pratiche in tempi medi da 3 a 5 minuti, mentre il front office da 20 a 30 minuti.
Due, ha rilevato il direttore generale, sono state le maggiori criticità riscontrate su quanto realizzato in viale Torino: l’inidoneità della struttura ad erogare il servizio e la non attuazione del modello organizzativo innovativo progettato con Maggioli.Nel dettaglio, l’Infodesk non è risultato in grado di fare fattivamente da filtro alle richieste degli utenti; gli spazi, la logistica, la stessa disposizione degli arredi creano disservizi all’utenza e disagio al personale; il personale non è stato adeguatamente formato, con frequenti commistioni e sovrapposizioni tra front office e back office; l’allungamento dei tempi necessari all’evasione dei procedimenti (dai 20 minuti previsti alle tante ore della realtà).
Il Front office, così come ideato dall’amministrazione comunale, si è rivelato nelle parole del direttore generale Verza una “affascinante, ma irrealizzabile suggestione”.