Fuori i fascisti dalle nostre città, Libera Vicenza: appello alla cittadinanza per una passeggiata antifascista venerdì 9 febbraio alle 20.30 a piazza Castello

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Visti i preoccupanti avvenimenti delle ultime ore – scrive Libera Vicenza nella nota che pubblichiamo – ti invitiamo partecipare attivamente alla mobilitazione su scala nazionale che ci deve vedere protagonisti. In particolare ti ricordiamo di sottoscrivere l?appello nazionale mai più fascismi e ad aderire alla manifestazione indetta per venerdì 9 febbraio in città.”. L’attentato terroristico avvenuto sabato a Macerata – continua la nota – non può e non deve essere derubricato come l’atto isolato di un folle “giustiziere”.


L’attentatore che ha sparato per le strade della città ha infatti una precisa appartenenza politica: candidato della Lega alle elezioni amministrative, ha il simbolo di Terza Posizione – un movimento eversivo neofascista attivo negli anni ottanta in Italia – tatuato in fronte, frequenta vari ambienti di estrema destra e al momento dell’arresto ha fatto il saluto romano con il tricolore legato al collo.

Se la matrice politica dell’attentato di Macerata è chiara, lo è anche il contesto generale in cui esso è avvenuto. Nel nostro paese esistono ancora oggi gruppi e partiti politici che istigano all’odio razziale e alla violenza: queste formazioni – aiutate anche da alcuni mezzi di informazione – seminano messaggi di intolleranza e paura, al fine di aumentare il proprio consenso elettorale o il proprio potere politico.

Questo clima di odio ha lo scopo di accendere il cerino della guerra fra poveri e di creare divisioni all’interno della società. Divisione, quella tra lavoratori, precari e disoccupati, tra italiani e stranieri, che distoglie dall’obiettivo comune della lotta per i diritti di tutte e tutti.

Lo ripetiamo, l’attentato terroristico di Macerata non è un episodio isolato: in questi anni in Italia i gruppi di estrema destra continuano a sparare e sono responsabili di gravissimi episodi di violenza contro migranti e non solo.

La risposta a questi gravissimi fatti deve essere immediata, ma non dovrà esaurirsi nella giusta reazione emotiva iniziale. La lotta contro fascismo e razzismo deve essere azione quotidiana, ricostruzione costante delle condizioni che determinano l’inagibilità fisica, politica e culturale dei fascisti nelle nostre città e nelle nostre piazze.

Tutte le forze democratiche hanno il dovere di reagire subito con forza e determinazione. Nel nostro Paese già un’altra volta la debolezza dello Stato rese possibile l’avventura fascista che portò sangue, guerra e rovina come mai si era visto nella storia dell’umanità. L’Italia, l’Europa e il mondo intero pagarono un prezzo altissimo. Dicemmo “Mai più!”; oggi, ancora più forte, gridiamo “Mai più!”.

Invitiamo quindi tutta la cittadinanza a partecipare ad una passeggiata antifascista per le piazze della nostra città, per costruire insieme un momento capace di dare voce e corpo collettivo ad una reale opposizione ad ogni fascismo e razzismo. Chi predica la violenza contro i più deboli non ha cittadinanza nella nostra società.

Per questo, uniti, esortiamo le autorità competenti a vietare nelle competizioni elettorali la presentazione di liste direttamente o indirettamente legate a organizzazioni, associazioni o partiti che si richiamino al fascismo o al nazismo, come sostanzialmente previsto dagli attuali regolamenti, ma non sempre applicato, e a proibire nei Comuni e nelle Regioni iniziative promosse da tali organismi, comunque camuffati, prendendo esempio dalle buone pratiche già adottate da vari enti locali. Chiediamo inoltre a tutti i rappresentanti delle istituzioni democratiche di vigilare affinché tali necessarie misure siano messe in atto.