Fusione BVR Banca del Veneto Centrale, via libera delle assemblee: nasce  nuovo polo bancario cooperativo

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Fusione BVR Banca del Veneto Centrale

Le assemblee dei soci hanno dato il via libera alla fusione tra BVR Banca e Banca del Veneto Centrale, creando una nuova e importante realtà bancaria con valenza interregionale.

Il sì definitivo è giunto al termine delle Assemblee dei Soci delle due Banche di Credito Cooperativo, convocate entrambe in seconda convocazione al Centro Congressi della Fiera di Vicenza: sabato 18 maggio l’assise di BVR Banca e domenica 19 quella di Banca del Veneto Centrale. 

Il voto assembleare per la fusione ha consentito alla nascita di “BVR Banca Veneto Centrale”, una nuova banca da circa 7,5 miliardi di masse intermediate. Una realtà, la terza per dimensioni all’interno del Gruppo Cassa Centrale, che nasce con l’ambizione di diventare un soggetto bancario in grado di competere con i più importanti players del mercato finanziario nazionale. Un obiettivo che, ovviamente, i vertici dell’istituto di credito intendono raggiungere senza perdere il contatto con il territorio e la propria base sociale.

Un progetto aggregativo importante e di forte tenuta territoriale per le due Bcc, entrambe adeguatamente patrimonializzate e cresciute in questi anni, caratterizzandosi per una presenza sempre più capillare in regione.

Dopo la sigla dell’accordo di fusione, ufficializzato nell’ottobre dello scorso anno dai consigli di amministrazione delle due Bcc, era seguita prima l’approvazione della capogruppo Cassa Centrale e quindi l’autorizzazione della BCE. Con il sì giunto in quest’ultimo week-end, la nuova banca avrà decorrenza il primo luglio 2024, con efficacia contabile dal 1° gennaio 2024. 

Forte di una rete capillare di 87 filiali, BVR Banca Veneto Centrale potrà operare con i suoi 586 dipendenti all’interno di un territorio di competenza che si estende tra le province di Padova, Rovigo, Vicenza, Verona, Treviso e Ferrara, con sconfinamenti in aree del Trentino e della Lombardia. Una dimensione sociale forte di 19.500 soci, tra persone fisiche e persone giuridiche, e 135mila clienti. 

I numeri del bilancio al 31 dicembre 2023 evidenziano, in forma aggregata, che il nuovo polo bancario può contare su una raccolta complessiva di oltre 5,2 miliardi e impieghi per circa 2,2 miliardi. Il patrimonio netto è di 378 milioni di euro, con un Cet1 ratio di 26,09%. Dati questi che pongono la nuova realtà ai primi posti per solidità all’interno dell’intero panorama bancario nazionale. 

A comporre il futuro consiglio di amministrazione conseguente alla fusione sono stati eletti: Dario Corradin, Rudy Cortese, Laura Drago, Anna Rosa Legnaro, Lorenzo Liviero, Gaetano Marangoni e Flavio Stecca (per Banca del Veneto Centrale); Andrea Fracasso, Simone Paiusco, Luca Pangrazio, Maurizio Salomoni Rigon, Michele Tessari e Ivana Zamperetti (per BVR Banca). Presidente Onorario resta confermato Mariano Galla

Rinominato anche il collegio Sindacale che risulterà composto dal presidente Gabriele Beggiato, dai sindaci effettivi Fabrizio Benetti, Enzo Pietro Drapelli, Plinio Todesco, Martina Valerio e dai sindaci supplenti Matteo Bottaro ed Elena Faccin.

La nuova banca – assicurano i presidenti Marangoni e Salomonisarà più grande e più solida, restando però fedele alla storia e al legame con i territori di origine, mantenendo intatti i valori fondanti di mutualità e cooperativismo e l’attenzione alle istanze di famiglie, imprese e comunità, di un territorio di riferimento che sarà solo molto più vasto”.