Il tema della fusione tra Monte dei Paschi di Siena e Unicredit tiene banco in politica. Dopo il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Bertoldi anche il deputato di Forza Italia Pierantonio Zanettin, unico membro vicentino della Commissione parlamentare d’inchiesta sule banche, ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri sul ruolo di Amco nell’operazione.
“Si tratta di una partecipata dallo Stato che interviene senza logica di mercato – ci spiega Zanettin -. Abbiamo lo Stato che interviene nell’economia e quindi si configura probabilmente anche un aiuto di Stato, quindi contrario alle regole europee. Da quanto si apprende da Reuters il governo vorrebbe comprare i crediti deteriorati di Unicredit al 30%, quindi farebbe un piacere alla banca perché il mercato di solito li quoterebbe al 20%, però il debitore principale può avere un vantaggio e quindi politicamente sarebbe una droga di Stato”.
“Siamo contrari che ciò avvenga a un prezzo di favore, deve avvenire a prezzo di mercato – continua Zanettin -. Tra l’altro ho letto che Cariverona e Del Vecchio sarebbero contrari a questa operazione. Abbiamo chiesto ad Amco di venire in commissione banche a novembre e non è mai venuta. Allora chiediamo che almeno Gualtieri ci spieghi queste cose”.
“Il Mef sta studiando di rilevare attraverso Amco (100 per cento controllata dal Tesoro) circa 14 miliardi di crediti deteriorati Unicredit – spiega Zanettin nell’interrogazione -. Come già è stato segnalato nel corso di una audizione in commissione parlamentare di inchiesta sulle banche e sul sistema finanziario del 24 novembre scorso, Amco starebbe falsando il mercato degli Npl, praticando prezzi non giustificati. In tale occasione l’audito citò come esempio l’acquisto di crediti deteriorati di Credit Agricole ad un sovrapprezzo del 20 per cento”. Zanettin chiede quindi a Gualtieri di spiegare se la cosa si sta ripetendo con Mps-Unicredit.