(Adnkronos) – "Le tendenze sono state buone già nei primi 4 mesi dell'anno. Quindi, a prescindere dal G7, abbiamo una crescita a doppia cifra. E veniamo già da un ottimo risultato dell'anno scorso, con il raggiungimento di una soglia per noi record del 30% di presenze straniere. A mio parere, il valore aggiunto del G7 sarà nei prossimi anni, lo vedremo a valle dell'evento. E questo perché siamo al centro del mondo, ci sono 1.500 giornalisti accreditati, che scriveranno e parleranno della Puglia. Il trend della nostra regione in questo momento è buono, e quindi, sperando di aver lavorato bene, sperando di aver accolto come siamo soliti fare le delegazioni, ma anche i turisti e i giornalisti stessi, ci auguriamo di poter rafforzare questo trend nei prossimi 10 anni". Così, con Adnkronos/Labitalia, Francesco Caizzi, presidente di Federalberghi Puglia e di Federalberghi Bari-Bat, spiega i possibili effetti 'traino' della vetrina del G7 che si sta svolgendo in questi giorni in Puglia per il turismo straniero nella regione. Turismo straniero che nella regione, sottolinea Caizzi, ha ancora margini di crescita. "La media nazionale è 52-56 e quindi abbiamo ancora i margini di crescita. E' ovvio che la media nazionale tiene conto di città come Roma, Venezia, Firenze, che sono attrattive per gli stranieri con tutte le opere d'arte, però noi stiamo lavorando bene", aggiunge. E sull'accoglienza in occasione del G7, Caizzi sottolinea: "Io normalmente quando ci sono questi eventi dico sempre ai colleghi di lavorare come sanno lavorare. Se siamo arrivati fino a qua c'è un motivo, se ogni anno cresciamo e anche nei periodi più bui, quelli del Covid, abbiamo avuto delle performance superiori agli altri, vuol dire che sappiamo fare bene il nostro lavoro", rimarca. Ma Caizzi non dimentica che "vent'anni fa eravamo agli ultimi posti della classifica nazionale, per una serie di problematiche anche infrastrutturali". "E quindi oggi dobbiamo continuare a lavorare perché abbiamo la fortuna di avere una terra splendida, abbiamo un mare tra i migliori d'Italia, abbiamo dei prodotti enogastronomici che ci portano ai primi posti delle regioni d'Italia, facciamo degli ottimi vini, senza dimenticare l'olio, le mozzarella, i pomodori, la pasta, le verdure", sottolinea. "Questo è un valore aggiunto: abbiamo impiegato vent'anni per poter raggiungere questi livelli -spiega- e dobbiamo continuare così, migliorare, cercare di capire se ci sono delle problematiche, come sempre succede con la clientela, e migliorare in base a come molte volte veniamo percepiti. Perché l'unico errore che non dobbiamo fare è pensare che siamo noi il trend. Il trend lo fa il turista, dobbiamo ascoltarlo e adeguarci alle esigenze", conclude. —lavoro/made-in-italywebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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