Gabriella Villardi Meneghello ha donato 155 mila euro per i luoghi della cultura di Vicenza

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Gabriella Villardi Meneghello

Gabriella Villardi, moglie del magistrato Bruno Meneghello, scomparsa nel gennaio 2022, nelle sue ultime volontà ha voluto che una parte del suo patrimonio rimanesse a Vicenza e alla sue istituzioni culturali: il Museo civico di Palazzo Chiericati e la Biblioteca civica Bertoliana.

Un lascito importante, di 155.000 euro, permetterà ora ai due istituti di investire su progetti culturali di grande spessore: se il Museo civico di Vicenza, per disposizione testamentaria, impegnerà la cifra nel restauro di opere d’arte, a ricordo di Bruno e Gabriella, la Biblioteca Bertoliana, che detiene una parte dell’archivio di Gigi Meneghello, utilizzerà la donazione per sostenere progetti di inventariazione e valorizzazione degli archivi degli scrittori vicentini, con una particolare attenzione proprio alle Carte di Luigi Meneghello (fratello del magistrato Bruno), che, già inventariate, saranno ora oggetto di digitalizzazione dei fascicoli maggiormente significativi per la ricerca.

Il contributo, inoltre, andrà a sostenere la politica delle acquisizioni librarie indirizzate, anche in questo caso, a incrementare la sezione di opere di letteratura italiana del Novecento.

Oltre al lascito economico, al Museo civico sono stati destinati cinque bronzetti e cinque stampe vicentine, che arricchiranno le collezioni museali novecentesche di Palazzo Chiericati.

Alla Biblioteca Bertoliana Gabriella Villardi ha invece destinato la raccolta di libri prevalentemente narrativa, ma con alcune prime edizioni di scrittori vicentini del Novecento, consegnata nelle scorse settimane alla civica vicentina.

Nata a Malo il 27 giugno 1930, maestra elementare, Gabriella Villardi ha sempre nutrito un grande interesse verso l’arte, la letteratura (ne è testimonianza la sua ricca e ottimamente conservata biblioteca) e la poesia, con una particolare predilezione per Eugenio Montale. Oltre alle istituzioni culturali vicentini, ha dimostrato attenzione nel sostenere associazioni mediche, assistenziali e il FAI. Insieme al marito Bruno, laureto in giurisprudenza e magistrato a Treviso, Castelfranco Veneto, Vicenza e, dal 1977 al 1979, alla Corte d’Appello di Venezia, amava viaggiare in compagnia di Gigi e Katia Meneghello.