Il gruppo di minoranza “Noi di Gallio e le sue Contrade”, in un comunicato firmato da Sambugaro Massimo, Stella Loris, Marini Ugo, chiede ai sindaci dell’Altopiano di Asiago di rivedere il ruolo di Emanuele Munari (in foto) sindaco di Gallio, di presidente dell’Unione montana dei Sette Comuni. “Stiamo assistendo impotenti, nella quasi totale indifferenza del paese di Gallio ad una situazione di immobilismo nella gestione del Comune che dura ormai da 7 anni. Sette anni di nulla, solamente politica social che trasforma il normale in eccezionale e in straordinario. L’ultimo annuncio affidato ai mezzi stampa sulla futura procedura di assegnazione delle Malghe è la prova evidente di tutto ciò” affermano i consiglieri di minoranza.
“Un ulteriore motivo di riflessione scaturisce anche dalle polemiche che riguardano la situazione viabilistica assai precaria che si è recentemente manifestata lungo la Valle di Campomulo. Cosa ne sarà di questa situazione quando gli impianti di Melette e Campomulo funzioneranno a pieno regime? E’ evidente che nella progettazione della strada e dei parcheggi qualcosa non ha funzionato oppure è stato tralasciato. Dieci anni fa, una forte spinta unitaria tra i Comuni di Asiago, Roana e Gallio ha consentito l’acquisizione dei fondi ODI che nel primo stralcio hanno destinato al comprensorio delle Melette 10.000.000 di Euro mentre con il secondo stralcio i fondi sono stati destinati al comprensorio del Verena e al Kaberlaba – prosegue la lettera dei gruppi di minoranza ai sindaci dei Sette Comuni -. Attualmente ci troviamo in una situazione per la quale, i lavori del secondo stralcio sono più avanti rispetto al primo che riguarda le Melette, e solo questo fatto è sufficiente a ribadire ancora una volta l’inefficienza del Sindaco e della sua Amministrazione. Ci chiediamo perciò come un Sindaco che non riesce a far decollare uno dei comuni + piccoli dell’Altopiano (Asiago, Lusiana ed Enego infatti sono le tre teste maggiori sullo stemma dell’Altopiano, mentre Foza, Gallio, Rotzo e Roana quelle più piccole), che non ha ancora portato a termine il progetto delle Melette, che mette in difficoltà la Società Melette non fornendo risposte come emerso durante l’ultima assemblea dei soci peraltro poco partecipata, possa essere alla guida dell’Unione Montana e rappresentare la politica dell’intero Altopiano”.
“Il fatto che il sindaco Munari, come apparso recentemente in un articolo “dell’Altopiano” decida di fotografare personalmente e sanzionare la sosta selvaggia ergendosi a “sceriffo” del luogo dimostra quanto lo stesso in maniera improvvida tenti di nascondere i propri errori. Il silenzio che regna sovrano anche sugli esiti della gara di Campomulo non promette nulla di buono. Dunque: no sostegno alle Melette, no apertura Campomulo, no valorizzazione pista Busafonda. Manca: possibile futura chiusura agriturismo Busafonda e
chiusura Campomuletto e poi l’opera sarà completata”.
“Se questi sono i risultati del sindaco Munari, Invitiamo i primi cittadini dell’Altopiano a prendere in considerazione la possibilità che Emanuele Munari sia indotto a fare un passo indietro o di lato rispetto al suo ruolo con il quale dovrebbe rappresentare l’Altopiano e l’Unione Montana dei Sette Comuni” conclude l’opposizione.