Il comune di Vicenza ha pubblicato l’avviso per la presentazione delle candidature per la nomina del Garante dei detenuti. Le domande vanno presentate entro le 12 del 17 novembre 2023.
I requisiti e le competenze del garante sono stati definiti sulla base delle linee guida adottate lo scorso agosto da Anci e dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà, che hanno portato alla modifica del regolamento comunale.
Possono presentare la propria candidatura a garante coloro che siano in possesso di un’adeguata formazione ed esperienza nell’ambito della promozione e della tutela dei diritti umani, in particolar modo in quello della privazione della libertà personale e dell’esecuzione penale.
I candidati dovranno essere in possesso del diploma di laurea magistrale o vecchio ordinamento in materie affini all’incarico, quali ad esempio scienze giuridiche o sociali, e di comprovata esperienza, almeno quinquennale, nel campo della tutela dei diritti delle persone e delle scienze giuridiche.
Oppure è necessaria specifica comprovata esperienza, almeno decennale, nei medesimi settori. Il candidato dovrà, inoltre, offrire massima garanzia di probità, indipendenza e competenza. Il garante dura in carica cinque anni con possibilità di proroga fino all’elezione del successore, per un massimo di sei mesi. L’incarico è rinnovabile non più di una volta. L’attività di garante dei detenuti di Vicenza è gratuita.
Il modulo di domanda compilato con il curriculum dovranno essere inviati tramite posta certificata (PEC) all’indirizzo vicenza@cert.comune.vicenza.it o in busta chiusa e consegnato a mano all’ufficio protocollo del Comune secondo le modalità indicate nell’avviso.
“La nuova figura che andremo ad individuare è quella di un garante potenzialmente a tutto campo, che tutela i diritti delle persone limitate nella libertà personale diffondendo la cultura dei diritti finalizzata alla sicurezza sociale – spiega l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Vicenza, Matteo Tosetto -.
Il suo ruolo sarà indispensabile per sancire come le persone private della libertà personale siano parte integrante della cittadinanza dei diritti, dei servizi e della partecipazione alla comunità locale. Per questo promuoverà politiche di integrazione, di promozione della tutela dei diritti e della relazione tra società dei detenuti e società dei liberi. In tal modo si impegnerà per rendere effettivo il principio costituzionale del reinserimento sociale”.