Da quel 15 giugno 2013 con il lungo serpentone per le vie del centro storico di Vicenza, al 15 giugno 2019. Passando, con la memoria, al giugno del 1969 negli Usa quando la comunità omosessuale si è ribellata per la prima volta. Da quel giorno è nata l’idea della marcia per i diritti dei gay, per la quale il prossimo anno si festeggeranno i 50 anni di anniversario.
Dal Gay Pride a Vicenza di sei anni fa sono nate dieci associazioni Lgbt nel vicentino, sotto la cui spinta ora si punta a “bissare i sei mila partecipanti del 2013 – ci spiega Mattia Stella, presidente dell’associazione organizzatrice Vicenza Pride – anche se in quell’occasione era una manifestazione regionale. Stavolta ne verranno organizzate tre in Veneto, ma la partecipazione è cresciuta in questi anni e siamo fiduciosi“.
Per raggiungere l’obiettivo si parte già a gennaio per un semestre ricco di eventi (sul sito ufficiale tutti i dettagli) tra storia, impegno, inclusione, libertà, diritti e celebrazione. Il Pride sarà dedicato a due donne che hanno fatto storia: Rosa Parks per i diritti dei neri in America e Marielle Franco per le lesbiche in Brasile. Al centro, infatti, ci sarà sempre la lotta per una piena cittadinanza:
“Non abbiamo chiesto il patrocinio all’evento e non lo chiederemo – smorza le polemiche dei giorni scorsi Stella – facciamo un appello a tutti i sindaci del vicentino affinché ci sia un impegno non solo simbolico, ma un aiuto per creare eventi e iniziative nei Comuni”.
Ad esempio verranno lanciati due concorsi: uno letterario, organizzato da Agedo, e un’altro per creare un inno musicale, coinvolgendo musicisti e cantanti del territorio.
Arriva già, però, un grazie da Stella, ex candidato della lista Vinova di Otello Dalla Rosa, all’amministrazione comunale di Vicenza: “c’è stata un’accelerazione del dialogo grazie alla consigliera delegata Caterina Soprana e al sindaco Francesco Rucco, i quali erano presenti e hanno stretto la mano a tutti durante un incontro organizzato in sala Stucchi a palazzo Trissino con tutte le associazioni Lgbt. Non era mai accaduto prima“.