(Adnkronos) – La presenza del virus che causa la poliomielite è stata rilevata in campioni di acque reflue nella Striscia di Gaza. E' quanto comunica il ministero della Salute di Gaza, spiegando che "i test sono stati condotti in coordinamento con l'Unicef" e che il poliovirus è stato rilevato "nei liquami che scorrono tra le tende degli sfollati" nei campi profughi, "e nei luoghi in cui si trovano i residenti a seguito della distruzione delle infrastrutture". Questo, si legge, "rappresenta un nuovo disastro sanitario", "si registra un forte affollamento, scarsità di acqua disponibile, contaminazione con acque reflue, accumulo di tonnellate di rifiuti". Tutto ciò, e il rifiuto di far entrare a Gaza forniture igieniche, fa sì che si crei "un ambiente idoneo alla diffusione di varie epidemie", è l'allarme lanciato, un Sos rimbalzato sui media internazionali. Il rilevamento del virus della polio nelle acque reflue, conclude il ministero locale, "espone migliaia di residenti al rischio di contrarre la malattia". "Gaza è una bomba biologica per i rischi di malattie infettive altamente contagiose. Il virus della poliomielite è stato trovato nei liquami. Siamo nel 2024 e assistiamo inermi al rischio che i bambini possano contrarre la poliomielite, una gravissima malattia invalidante, che speravamo di avere quasi sconfitto", è il commento amaro dell'infettivologo Matteo Bassetti. "Il mondo – scrive su X il direttore di Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova – non può continuare a girarsi dall'altra parte di fronte a questi gravi rischi per la salute dei bambini e dei più fragili". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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