Gaza, veto di Russia e Cina su risoluzione Usa all’Onu per cessate il fuoco e rilascio ostaggi

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(Adnkronos) – Veto di Russia e Cina al Consiglio di Sicurezza Onu sulla bozza di risoluzione proposta dagli Usa che collegava un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza al rilascio degli ostaggi trattenuti da Hamas nell'enclave palestinese. Undici sono stati i voti a favore, tre i contrari e si è registrata un'astensione. In passato per tre volte gli Usa hanno bloccato risoluzioni al Consiglio di Sicurezza. 
"Ancora una volta la Russia mette la politica davanti ai progressi", le parole dell'ambasciatrice degli Stati Uniti all'Onu, Linda Thomas-Greenfield, lamentando il fatto che la Russia, insieme alla Cina, hanno bloccato con il veto la risoluzione americana con l'unico obiettivo di vedere fallire il tentativo degli Stati Uniti.  
Prima del voto la diplomatica americana aveva chiesto il sostegno alla risoluzione dicendo che "vogliamo vedere un immediato e continuato cessate il fuoco come parte di un accordo che porti al rilascio di tutti gli ostaggi che sono nella mani di Hamas ed altri gruppi e permetta che entrino molti di più aiuti umanitari che salvano la vita a Gaza". "Profondamente delusa", la rappresentante permanente del Regno Unito al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Barbara Woodward, dopo lo stop alla risoluzione americana. Il Regno Unito, ha detto l'ambasciatrice, ha votato per "un cessate il fuoco immediato e duraturo", per la liberazione degli ostaggi israeliani e "ergersi contro un'offensiva di terra a Rafah". E, ha aggiunto stando a quanto riporta la Bbc, il Regno Unito continuerà a fare "tutto il possibile" per l'arrivo di aiuti a Gaza. L'Algeria è tra i tre Paesi che hanno contro la bozza di risoluzione presentata dagli Stati Uniti. ''Mancava una richiesta chiara di cessate il fuoco'', ha sottolineato Amar Bendjama, rappresentante permanente dell'Algeria presso le Nazioni Unite. "Chi crede che la potenza occupante israeliana sceglierà di rispettare i suoi obblighi legali internazionali si sbaglia'', ha sostenuto. "Riconosciamo lo sforzo compiuto dalla delegazione statunitense, in particolare dall'ambasciatore Greenfield, nell'accogliere alcune delle nostre proposte – ha aggiunto – Tuttavia le nostre preoccupazioni principali sono rimaste senza risposta nonostante le numerose versioni riviste e diffuse".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)