Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Comando Provinciale della Gdf di Vicenza (qui altre notizie su GdF di Vicenza e altre località, ndr), a conferma del ruolo di polizia economico-finanziaria a spiccata vocazione sociale, hanno consegnato alla Caritas Diocesana Vicentina oltre 500 articoli tra calzature, camicie, polo e pantaloni confiscati, per la successiva devoluzione alle persone bisognose del territorio.
Nello specifico, i capi erano stati sottoposti a sequestro da parte del Gruppo di Vicenza nel 2013 nel corso di un’autonoma attività d’indagine finalizzata al contrasto della commercializzazione di prodotti contraffatti, nei confronti di un’impresa vicentina, con sede in città.
Gli articoli, difatti, recavano marchi e segni distintivi contraffatti dei noti brand Nike, Adidas, Burberry, La Martina, Blauer e Jeckerson, configurando il reato di commercio di prodotti con segni falsi.
Esauriti i tre gradi di giudizio e giunti a sentenza definitiva di condanna, considerato che i capi, sebbene contraffatti, non sono dannosi per la salute, i militari del Gruppo di Vicenza hanno richiesto alla locale Autorità Giudiziaria di valutare, alla luce del contesto emergenziale legato anche alla crisi russo-ucraina, l’opportunità di concedere la facoltà di donare gli articoli alla Caritas Diocesana Vicentina, in luogo della loro distruzione.
Avendo il Tribunale di Vicenza concesso la devoluzione con apposito provvedimento, le fiamme gialle beriche hanno consegnato i capo di abbigliamento allo strumento operativo della Caritas Diocesana Vicentina – l’associazione Diakonia onlus – e, in particolare, nelle mani del Rag. Sante Marcante. Previa rimozione dei segni falsi, gli articoli potranno essere consegnati alle persone bisognose del territorio.