I Finanzieri del Comando Provinciale della Gdf di Vicenza (qui altre notizie su GdF di Vicenza e altre località, ndr) hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per omesso versamento Iva emesso dal locale Giudice per le Indagini Preliminari nei confronti di una società, operante nel settore dello sviluppo di progetti immobiliari senza costruzione con sede in provincia di Vicenza, e del proprio amministratore, residente nel padovano, per un valore complessivo di oltre 550 mila euro.
Le risultanze delle attività ispettive inizialmente poste in essere dall’Agenzia delle Entrate sono state, successivamente, valorizzate in chiave investigativa dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Vicenza, consentendo di assicurare, con l’esecuzione della citata misura cautelare, il profitto del reato scaturente dall’omesso versamento dell’imposta sul Valore Aggiunto dichiarata dall’amministratore della società vicentina.
In particolare, dagli accertamenti ispettivi era emerso che la società, con riferimento alle comunicazioni delle liquidazioni periodiche IVA per l’anno d’imposta 2018, non aveva provveduto a versare l’acconto relativo al periodo d’imposta successivo, ossia l’IVA dovuta sulla base della dichiarazione 2019; per di più, l’amministratore unico della stessa non aveva risposto alle richieste di chiarimenti del Fisco.
Con l’attività investigativa svolta sono stati cautelati i saldi attivi di 9 rapporti finanziari per un valore complessivo di € 50.036,22 e la quota parte di € 497.442,72 relativa a 1 fabbricato di civile abitazione e 1 terreno, riconducibili alla società destinataria del provvedimento e al suo rappresentante legale che dovrà ora rispondere del reato di “omesso versamento di IVA” previsto e punito dall’art. 10-ter del D.Lgs. n. 74/2000.
L’operazione eseguita dalla Guardia di Finanza, in perfetta continuità e sinergia con l’azione amministrativa dell’Agenzia delle Entrate, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Vicenza si inserisce nel quadro delle rinnovate linee strategiche dell’azione del Corpo, volte a rafforzare l’azione di contrasto ai contesti di illegalità economico-finanziaria connotati da maggiore gravità, a tutela del sistema economico “sano” e degli imprenditori del settore onesti e rispettosi delle regole che vedono lesi, da tali comportamenti fraudolenti, le leggi di libera concorrenza e di mercato.
Si rappresenta che la misura è stata eseguita su delega della Autorità Giudiziaria nella fase dell’indagine preliminare e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
Il comunicato è stato autorizzato dall’Autorità Giudiziaria per motivi di interesse dell’opinione pubblica.