Gentilezza: cos’è e perché è così importante? Sabrina Germi “si” risponde con Francesca Dal Sasso prima del Festival del 25 maggio

1996
Sabrina Germi, Francesca Dal Sasso e la gentilezza
Sabrina Germi, Francesca Dal Sasso e la gentilezza

A Vicenza si terrà il primo festival della gentilezza: il 25 maggio a Villa Cordellina Lombardi a Montecchio Maggiore, ma non è l’unico evento, in molti Istituti Comprensivi della Provincia si sono svolte iniziative su questo tema, come all’interno del progetto Patti educativi di comunità dell’Istituto “B. Bizio” di Longare, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Castegnero.

Cos’è la gentilezza? L’ho chiesto a me stessa, Sabrina Germi, pedagogista e psicoterapeuta per l’età evolutiva e l’adulto, e a Francesca Dal Sasso, pedagogista ed operatore olistico, esperta in Yoga, che ci dicono (scriverò da… intervistatrice): “la gentilezza è considerata una virtù e parte integrante dell’etica. In filosofa, la gentilezza è definita come una preoccupazione genuina e profonda per gli altri, deriva dalla compassione, ovvero una calda comprensione di sé e degli altri dinnanzi a sofferenze o fallimenti”.

A cosa serve la gentilezza e perché è importante? La gentilezza ha un profondo impatto sul nostro benessere emotivo, sociale e persino fisico. Quante volte ognuno di noi si è sentito non all’altezza? Non abbastanza? Meno delle altre persone? Inadeguato? Sbagliato? Questi pensieri e sentimenti guidano i nostri comportamenti in modo automatico, senza che ce ne rendiamo conto.

Si tratta di bassa autostima? Non solo, c’è qualcosa di più che a che fare con le nostre credenze. Tutti noi, nessuno escluso, quando leggiamo la realtà non lo facciamo per come è, in modo logico, coerente, razionale, ma la vediamo per come ce la costruiamo. Ognuno di noi si forma delle convinzioni soggettive su quel che lo circonda, sulla situazioni che vive, sulle altre persone e non da meno, su sé stesso, delle credenze appunto, che si costruiscono in modo del tutto irrazionale, automatico e inconsapevole a partire dalla nostra infanzia, dai caregiver, sulla base delle nostra esperienze e che ci guidano a dare significati, intraprendere comportamenti, prendere decisioni ed affrontare problemi. Il punto è questo: abbiamo sempre capacità, risorse e talentiSEMPRE, ma non le sappiamo vedere. Non sappiamo vederci.

Come fare? Prendere coscienza dei meccanismi psicologici che ci condizionano ci mostra che il nostro sguardo su noi stessi e sul mondo spesso è frutto delle trappole della mente: pensieri auto-sabotanti,  emozioni negative da cui ci lasciamo sopraffare, la paura di non essere all’altezza, di sbagliare, di perdere il controllo, di sentirsi giudicati, di non essere accettati e amati….

Come liberarci da queste trappole? Le ricerche hanno dimostrato che chi raggiunge grandi traguardi o ce la fa nella propria vita non è chi ha grandi talenti, ma chi crede di poter migliorare, crescere, cambiare. Chi pensa di potercela fare. Per cambiare e andare nella direzione desiderata, non serve lavorare sui propri punti di debolezza, bensì su quelli di forza! Riconoscendo le qualità che ci rendono unici, scegliendo quali semi coltivare per conseguire gli obiettivi che ci prefiggiamo e far fiorire la nostra vita. Pensiamo alla nostra anima come fosse un giardino. Immaginiamo che pensieri, comportamenti, valori, relazioni siano fiori e piante. Quali vorremmo seminare?

Per questo motivo ci spiegano Sabrina e Francesca, abbiamo scelto di unire le nostre professionalità, fondando lo Studio Sinergia, con sede a Bolzano Vicentino, proponiamo un metodo innovativo che unisce pedagogia, esercizi tratti dalla pratica psicoterapeutica e dall’approccio olistico, per accompagnare le persone alla scoperta delle potenzialità legate alla gentilezza e alla compassione, fattori protettivi contro ansia, paranoia e depressione. Proponiamo percorsi individuali o di gruppo super pratici, con l’obiettivo di accompagnare le persone a scoprire le proprie risorse, migliorare l’autostima e raggiungere i propri obiettivi, per vedersi davvero. Al di là di ciò che la nostra mente tende a leggere e a credere!