Tacciono i bombardamenti e non si puo che esserne contenti. L’intervento di Paola Farina fervente sostenitrice dello stato di Israele ci permette alcune considerazioni. Vicenza è tra le prime provincie italiane per volume di affari con lo stato ebraico, abbiamo le fiere dell’oro e dei diamanti ma anche tutta una serie di settori, meccanico in testa, che vendono e commerciano con Israele.
In più l’Italia è un grande fornitore di armi, dunque soldi e armi che servono non a difendersi ma a colonizzare, espellere, massacrare i palestinesi (anche se, per onestà intellettuale, anche loro sono ben provvisti di armi, cfr. Ansa di tre giorni fa 4.070 https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2021/05/20/gaza-ancora-raid-da-israele-da-hamas-lanciati-4070-razzi_24d5ffd0-c51a-4a4a-9fdd-4b551195d3be.html ndr).
Ma mettere sullo stesso piano l’occupante, l’aggressore con le vittime, mettere sullo stesso piano i bombardamenti dell’esercito sionista con i razzi sparati dalle vittime è un torto alla verità. Oltre ad un mancato rispetto delle vittime.
Israele è uno stato teocratico e in quanto tale integralista è pertanto espelle i “miscredenti”. I palestinesi a Campo Marzo sono stati chiari. La prospettiva dei due stati e dei due popoli è superata ora serve uno stato democratico dove arabi, palestinesi. Israeliani, mussulmani, ebrei, cristiani, non credenti vivano insieme.
A Campo Marzo due sorelle una nata in Palestina, una in Italia hanno detto: “siamo contente della tregua ma il problema palestinese rimane. Solo la Palestina libera può portare la pace”.
Germano Raniero
A lui risponde, indirettamente, Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia (Veneto Serenissimo Governo)
Dove siete voi che nel giorno della memoria organizzate convegni per non dimenticare la Shoah?
Dove siete voi che guardate decine di film sui crimini perpetrati dal nazifascismo al Popolo Ebraico?
Dove siete voi che avete visitato i campi di sterminio nazisti?
Dove siete voi che elogiate la cultura ebraica con la sua letteratura, la sua scienza la sua creatività?
Dove siete voi che visitate le nostre sinagoghe ed i nostri musei?
Dove siete voi che fate a gara per dare la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre?
Dove siete voi che chiamate il Popolo ebraico fratelli maggiori?
Dove siete oggi quando si perpetuano gli attacchi antisemiti in tutto il mondo?
Non sarete proprio voi a manifestare in favore di chi vuole eliminare l’unico Stato ebraico del mondo?
Non sarete proprio voi a fare dei distinguo tra antisemitismo ed antisionismo?
Non sarete proprio voi a condannare l’ebreo quando vuole difendersi invece di morire?
Non sarete proprio voi a dire che non abbiamo nessun diritto storico a vivere in terra d’Israele?
Non sarete proprio voi a non farci indossare la Kippà?
Non sarete proprio voi che girate la testa quando veniamo aggrediti?
Cari amici che mi avete letto fin qua, so che voi non siete dei falsi amici, so che se ne avremo bisogno sarete al nostro fianco a manifestare per la libertà. La nostra libertà è la vostra e viceversa, entrambi siamo figli di Dio, il Dio di Abramo Isacco e Giacobbe.
Gli attacchi e le manifestazioni antisemite, sono l’emblema della deriva e del relativismo culturale in cui sta precipitando la nostra società. Ora chi ha un pensiero critico rispetto al mainstreaming, a i cosiddetti influencer e a tutto il politicamente corretto viene accusato di ogni male, viene additato come un criminale. Se ti difendi diventi l’aggressore, se vuoi essere rispettato vieni messo alla gogna, se ti rifai al messaggio biblico vieni condannato dalla nuova inquisizione del transumanesimo e dello scientismo.
In definitiva ciò che si sta diffondendo in ogni piazza del mondo svela l’odio atavico verso il popolo ebraico sia che esso sia definito dal punto di vista religioso, che identitario, che statuale: quindi nessuna differenza esiste tra antigiudaismo, antisemitismo, antisionismo.
Chi attacca Israele è un antisemita e poco importa quanti amici ebrei questi millanti di avere.
Questo mio intervento mi è d’obbligo come Veneto, come ebreo, come sionista, e come uomo che ha fede in Dio.
Demetrio Shlomo Yisrael Serraglia